Teverola, polemica su soggiorno climatico. Fattore: “Amministrazione abdica a favore di associazione vicina al sindaco”

di Redazione

Teverola (Caserta) – Il soggiorno climatico per gli anziani di Teverola finisce nel mirino dell’opposizione. A sollevare la questione è il consigliere comunale Alfonso Fattore, esponente del gruppo Teverola Sostenibile, che denuncia la scelta dell’amministrazione di affidare a un’associazione – “riconducibile al sindaco”, secondo le sue parole – l’organizzazione dell’iniziativa, un tempo gestita direttamente dal Comune.

“Non è un attacco all’associazione, ma una critica politica” – Fattore chiarisce fin da subito che la sua è una valutazione “esclusivamente politica”, priva di rancori o intenti polemici verso l’associazione coinvolta. “Qualsiasi associazione, nel nostro territorio, è libera di proporre attività sociali, ed è un bene che lo faccia. Il problema non è l’associazione. Il problema è il Comune che abdica al proprio ruolo istituzionale”.

Dal pubblico al privato: “Così si esclude una parte della cittadinanza” – Il consigliere ricorda che, per tradizione, il soggiorno climatico è sempre stato organizzato o patrocinato dall’ente comunale, con criteri chiari e trasparenti: graduatorie basate sull’Isee, ordine cronologico delle domande e requisiti oggettivi. “Era un’iniziativa pubblica accessibile a tutti”, sottolinea. Una prassi, secondo Fattore, ancora rispettata da realtà vicine come Gricignano e Carinaro. La svolta – sostiene – sarebbe arrivata due anni fa, quando l’amministrazione avrebbe scelto di farsi da parte: “Il Comune non organizza più il soggiorno climatico, né lo patrocina. A farlo è un’associazione privata che, per pura coincidenza, è direttamente riconducibile al sindaco”.

“Un’occasione per pochi” – Fattore denuncia che l’iniziativa, svincolata da ogni procedura pubblica, finisce per essere riservata “a chi è vicino all’associazione”, mentre “la maggioranza dei cittadini resta esclusa perché ignara dell’iniziativa o priva di reali possibilità di parteciparvi”. Il nodo, secondo l’opposizione, è tutto istituzionale: “Un sindaco, un assessore, un consigliere non sono i rappresentanti di una parte: sono i rappresentanti di tutta la comunità. Se vogliono partecipare, bene. Se vogliono salutare i partecipanti, bene. Ma prima hanno il dovere di garantire che quell’iniziativa sia accessibile a tutti, come è sempre stato fatto”.

“Stile istituzionale tradito” – Fattore immagina uno scenario inverso: “Se avessimo vinto le elezioni, come gruppo politico avremmo potuto organizzare un soggiorno per i nostri simpatizzanti? Certo che sì. Ma, in quanto amministratori, avremmo avuto il dovere di garantire anche il soggiorno climatico organizzato dall’Ente, aperto a tutti, indipendentemente da simpatie o appartenenze”.

“Nulla di illegale, ma scorretto sul piano istituzionale” – Pur riconoscendo l’assenza di violazioni formali, Fattore insiste sul piano etico-amministrativo: “Il sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di lavarsene le mani. Così, da due anni, il soggiorno climatico non è più un evento del Comune, di tutti. Nulla di illegale, sia chiaro. Ma profondamente scorretto dal punto di vista istituzionale”. E conclude con un interrogativo diretto all’amministrazione: “Se il Comune – sindaco, giunta e consiglieri – ha deciso di non organizzare più il soggiorno climatico, lo dica apertamente. Magari potremo anche comprenderne le ragioni. Ma la domanda resta: perché per anni è stato il Comune a farsene carico e oggi non più?”.

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