Casaluce, addio a don Michele Verolla: il 12 agosto i funerali nel Santuario

di Redazione

Casaluce (Caserta) – La comunità si prepara a dare l’ultimo saluto a don Michele Verolla, rettore dell’Abbazia-Santuario, scomparso domenica sera all’età di 68 anni. Martedì 12 agosto, alle ore 9.30, la chiesa di Santa Maria ad Nives ospiterà i funerali di un sacerdote che ha lasciato un segno profondo nella vita spirituale e culturale del paese. La Diocesi di Aversa, in un messaggio del vescovo Angelo Spinillo, ha affidato “alla casa del Padre” l’anima di un parroco che è stato guida, custode della tradizione e instancabile promotore di cultura.

Nato a Casaluce il 21 gennaio 1957, don Michele aveva intrapreso il cammino vocazionale da ragazzo, frequentando il Seminario Diocesano di Aversa e proseguendo gli studi di Teologia nell’Abbazia di Montecassino. Ordinato sacerdote il 14 marzo 1981 nella chiesa di Santa Maria a Piazza di Aversa, aveva poi conseguito la specializzazione in Teologia morale alla Pontificia Accademia Alfonsiana e la licenza in Teologia spirituale all’Università Antonianum di Roma.

Per vent’anni ha guidato la parrocchia di Santa Maria dell’Arco a Frignano, curandone il restauro. Dal 2001 era parroco di Santa Maria ad Nives a Casaluce, sede del Santuario della Madonna di Casaluce, patrona della diocesi normanna. Appassionato di storia locale, don Michele è stato autore del volume La Madonna di Casaluce – storia e culto, pubblicato il 31 marzo 2001, testo di riferimento per studiosi e devoti. “Come pastore della comunità – ricorda la Diocesi – si è impegnato instancabilmente per la vita spirituale dei fedeli e il rinnovamento della secolare devozione verso la Madonna di Casaluce. Senza dimenticare il suo grande impegno per la cultura, la musica e l’arte, in tanti anni si è battuto per il restauro della chiesa abbaziale di Casaluce e per il ritorno degli affreschi trecenteschi, attribuiti alla scuola di Giotto”.

Anche il sindaco di Casaluce Francesco Luongo ha espresso il cordoglio dell’intera comunità: “Ha amato la nostra storia e la nostra Mamma Celeste più di se stesso. Con lui perdiamo un pastore premuroso e un punto di riferimento spirituale. Siamo certi che la Madonna lo abbia accolto tra le sue braccia, donandogli la pace eterna”.

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