Aversa, Matacena avvia verifica di maggioranza. Zannini arriva a palazzo. FA: “Basta ambiguità”

di Redazione

Aversa (Caserta) – La crisi nella maggioranza guidata dal sindaco Francesco Matacena si è ormai trasformata in un vero e proprio braccio di ferro politico. All’indomani dell’animata seduta del Consiglio comunale, culminata con un pasticcio sul Documento Unico di Programmazione e degli equilibri di bilancio, la verifica di maggioranza è diventata inevitabile.

Il caos sui numeri e lo “strappo” con Forza Azzurra – L’aula consiliare è stata teatro di un vero e proprio cortocircuito politico. Quattro consiglieri del gruppo Forza AzzurraLuigi Dello Vicario, Adele Ferrara, Ivan Giglio e Francesco Di Virgilio – hanno disertato la seduta (con il solo Di Virgilio presente nella ripresa pomeridiana), facendo venire meno la maggioranza numerica a sostegno del primo cittadino. Di fronte all’assenza del gruppo di riferimento dell’avvocato Gianpaolo Dello Vicario, il sindaco ha reagito con decisione, dichiarando in diretta l’uscita dei consiglieri dalla maggioranza e revocando l’incarico all’assessora Gaetana Barrella, espressione proprio di Forza Azzurra.

Il caso Mottola e l’attacco del centrosinistra – A tenere banco è anche il ruolo del consigliere Antonio Mottola, eletto col Movimento 5 Stelle e da tempo ritenuto vicino alla maggioranza. Durante la seduta, Mottola si è astenuto sul Dup e ha contribuito a mantenere il numero legale, comunicando in tarda serata, attraverso la lettura del presidente del Consiglio Giovanni Innocenti, la sua decisione di dichiararsi “indipendente”. Una mossa che ha scatenato la reazione dei gruppi di opposizione. Durissimo il commento dei consiglieri di centrosinistra Mauro Baldascino, Mario De Michele e Marco Girone, insieme ai referenti politici Giuseppe Buompane (M5S), Alfonso Golia (La Politica che Serve) ed Eugenio Marino (Pd), che parlano apertamente di “tradimento politico e degli elettori”. «Con un’operazione degna della peggiore tradizione trasformista – si legge nella nota – Antonio Mottola ha gettato la maschera». I firmatari accusano il consigliere di «calpestare i principi del Movimento e della coalizione con cui è stato eletto» e ne chiedono le dimissioni: «La città non può restare ostaggio di equilibri personali».

Il caso quorum sul Dup – L’Assise ha vissuto un momento di confusione normativa quando, dopo una lunga sospensione per attendere inutilmente il ritorno dalle ferie del consigliere Gennaro Marino, il Dup è stato posto ai voti: 12 i favorevoli, 5 i contrari, un solo astenuto (Mottola). In un primo momento il documento era stato dichiarato approvato. Solo in seguito, durante un’ulteriore sospensione, è emerso che per approvare il Dup occorreva la maggioranza assoluta dei consiglieri, cioè almeno 13 voti favorevoli. Una precisazione confermata anche dalla segretaria comunale. Risultato: la votazione è stata annullata e il termine ultimo del 31 luglio per l’approvazione del documento non potrà più essere rispettato.

Forza Azzurra rompe il silenzio – Dopo il terremoto in aula, Forza Azzurra ha chiarito la propria posizione con una nota: «Registriamo le parole pronunciate dal sindaco nel corso dell’ultima seduta, rivolte alla maggioranza tutta. Pur nella consapevolezza delle divergenze e della mancata condivisione su numerosi punti determinanti che hanno segnato le recenti scelte amministrative, rileviamo con rispetto che nessuna aggressione, né politica né personale, è stata indirizzata al nostro gruppo o all’assessore di riferimento». Poi l’avvertimento: «Riteniamo non più tollerabile alcuna forma di ambiguità o disimpegno. Accogliamo positivamente l’annuncio, da parte del sindaco, di una verifica politica di maggioranza. È arrivato il tempo della chiarezza. Se questa non dovesse giungere, Forza Azzurra agirà di conseguenza».

Zannini a palazzo, Mottola vicino ai Moderati? – Intanto, nella casa comunale si è fatto vedere anche il consigliere regionale Giovanni Zannini, ispiratore del gruppo Moderati, rappresentato dal presidente del Consiglio Giovanni Innocenti. Ed è proprio in quest’area che sembrerebbe destinato a confluire Mottola. Uno scenario che, se confermato, andrebbe a ridefinire ulteriormente gli equilibri del governo cittadino.

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