Irpinia, volata finale per il “Mario Puzo Film Festival – Corto e a capo”

di Redazione

Il cinema torna a battere forte nelle terre dell’entroterra irpino, con gli ultimi due giorni dell’undicesima edizione del Mario Puzo Film Festival – Corto e a capo, rassegna diffusa che da anni anima borghi e comunità della provincia di Avellino, trasformandoli in piazze di riflessione, visione e incontro.

Sabato 23 agosto – Tra parole, corti e dub elettronico – Il penultimo giorno di festival si aprirà con Storie di cinema, una masterclass condotta dal regista e attore Ivano De Matteo, volto noto al grande pubblico per la serie Romanzo Criminale e autore del film Mia, insignito del Globo d’Oro per la miglior sceneggiatura e del Ciak d’Oro come miglior film drammatico. L’incontro si terrà nel pomeriggio presso l’Auditorium Clemente Penna di Torre Le Nocelle, offrendo al pubblico l’opportunità di ascoltare il racconto di un professionista che ha lavorato con registi come Ettore Scola, Michele Placido e Daniele Vicari.

In serata, la scena si sposterà nella Cavea teatrale di Venticano, dove saranno proiettati i cortometraggi finalisti selezionati dal pubblico durante le tappe precedenti. A impreziosire la serata, l’arrivo di Peppe Lanzetta, scrittore, attore e voce ruvida di Napoli, protagonista di un’intervista-spettacolo tra letture e interazioni con il pubblico. La giornata si concluderà con il concerto del duo Deadbeat & Tikiman, che mescolano reggae, dub e techno in una performance dal forte impatto sonoro ed emotivo. Lo spettacolo sarà accompagnato dalla visual performance dal vivo di Andrea Maioli/Kanaka e preceduto dalla performance Verbavelata, body painting in tempo reale curata da Vivian Belmonte, con accompagnamento musicale di Pasquale Termini al violoncello e Paolo Termini all’elettronica.

Domenica 24 agosto – AI, Palestina e chiusura a San Giorgio del Sannio – L’ultima giornata si aprirà con Cinemavirus, un focus sul rapporto tra cinema e intelligenza artificiale, che vedrà la presentazione di riviste, volumi e riflessioni da parte di esperti. In serata il festival si sposterà a San Giorgio del Sannio per il gran finale con la proiezione dei corti vincitori e del documentario Dicono di me di Isabella Mari. Saranno inoltre presentati, fuori concorso, il corto La porta rotta di Antonio Bonagura, con la presenza del regista e di parte del cast, e il laboratorio video Non si vede ma è reale, realizzato da Giustino Pennino: un viaggio tra racconti, leggende e intelligenze simulate. Entrambe le serate conclusive – come tutte le tappe del festival – saranno aperte da Screen for Palestina, uno spazio dedicato alla questione palestinese e al dramma umanitario in corso a Gaza, con cortometraggi scelti in collaborazione con il Nazra Palestine Short Film Festival e il Collettivo Hurriya. Proprio con quest’ultimo saranno organizzati anche due momenti di dibattito, nella prima e nell’ultima serata.

Cinema e territori, una connessione profonda – “Il cinema è artificiale per definizione, è una macchina capace di costruire e rendere reali scene, personaggi e sogni”, afferma il direttore artistico Umberto Rinaldi, che sottolinea il tema di quest’anno: Esistenze Artificiali, storie di vita tra realtà, fake news, leggende e intelligenza simulata. “Il legame cinema-territorio è quello che ci muove fin dai primi mesi di vita del festival, portando il cinema dove non è di casa”. Anche quest’anno sono arrivate opere dai cinque continenti, per tutte e sette le sezioni in gara, insieme a tre titoli fuori concorso nella sezione Irpinia Carpet, dedicata a produzioni locali. Un risultato che conferma la crescita costante di una manifestazione nata nel 2015 con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica nelle aree interne, attraverso visioni e incontri con autori che operano al di fuori dei circuiti ufficiali. Per dettagli su prenotazioni e orari degli eventi: www.cortoeacapo.it

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