Aversa (Caserta) – È bastata una seduta del Consiglio comunale per far deflagrare la crisi politica nella maggioranza a sostegno del sindaco Francesco Matacena. Quattro consiglieri del gruppo Forza Azzurra – Luigi Dello Vicario, Adele Ferrara, Ivan Giglio e Francesco Di Virgilio (quest’ultimo presente solo alla ripresa pomeridiana) – hanno disertato i lavori dell’Assise, provocando un terremoto politico che ha avuto conseguenze immediate.
Lo strappo con Forza Azzurra – Visibilmente adirato, il primo cittadino ha sancito pubblicamente la rottura, dichiarando i quattro consiglieri fuori dalla maggioranza. Poi, in diretta, ha “licenziato” l’assessora Gaetana Barrella, espressione proprio di Forza Azzurra, ribadendo di non voler “subire ricatti”. Segnali di una frattura insanabile, maturata sullo sfondo delle discussioni sul Documento Unico di Programmazione (Dup) e sugli equilibri di bilancio.
Mottola fa da “stampella” alla maggioranza – A dare manforte a Matacena, il consigliere di opposizione Antonio Mottola, eletto col Movimento 5 Stelle ma da mesi ritenuto vicino alla maggioranza, in particolare al gruppo Aversa Moderata, che fa riferimento al presidente del Consiglio Giovanni Innocenti e al consigliere regionale Giovanni Zannini. Dichiaratosi “indipendente” in tarda serata, lasciando leggere la relativa comunicazione al presidente Innocenti, Mottola ha contribuito a garantire il numero legale e si è astenuto sul Dup.
Il pasticcio sul Dup – Dopo una lunga sospensione per attendere, invano, il rientro dalle vacanze del consigliere Gennaro Marino, alle ore 21.30 il Dup è stato messo ai voti: 12 i consiglieri favorevoli, 5 i contrari e uno solo astenuto, proprio Mottola. Il documento è stato quindi dichiarato approvato, ma solo per poco. Durante la successiva sospensione, infatti, è emerso un nodo tecnico-politico: per l’approvazione del Dup sarebbe servita la maggioranza assoluta dei consiglieri, ovvero almeno 13 voti favorevoli. Un punto ribadito anche dalla segretaria comunale dopo un approfondimento giuridico. Risultato: la votazione è stata annullata e il Dup, a questo punto, non potrà essere approvato entro la scadenza del 31 luglio, come previsto per legge.
L’attacco del centrosinistra: “Tradimento politico” – Durissimo il commento dei consiglieri di centrosinistra Mauro Baldascino, Mario De Michele, Marco Girone e dei referenti politici Giuseppe Buompane (M5S), Alfonso Golia (La Politica che Serve) ed Eugenio Marino (Pd), che hanno accusato Mottola di “tradimento politico e degli elettori”. “Con un’operazione degna della peggiore tradizione trasformista, Antonio Mottola, eletto con appena un centinaio di voti grazie ai resti di tutta la coalizione di centrosinistra, ha gettato la maschera. […] Si è dichiarato ‘indipendente’, ma nei fatti si è accodato alla maggioranza, mantenendo il numero legale e votando i riequilibri di bilancio fianco a fianco con chi, fino a ieri, diceva di voler contrastare”, si legge nella nota congiunta. I firmatari accusano Mottola di “calpestare i principi del Movimento e della coalizione con cui è stato eletto” e chiedono le sue dimissioni: “Non rappresenta più gli elettori, faccia un passo indietro. La città non può restare ostaggio di equilibri personali”.
Palmieri entra in Consiglio – Nel frattempo, il Consiglio ha registrato l’ingresso della consigliera Carla Palmieri, subentrata al dimissionario Antonio Farinaro.