Caivano (Napoli) – Agivano con freddezza, sfruttando auto a noleggio per colpire in più zone e mettere a segno furti seriali di veicoli. Poi, puntuale, arrivava la richiesta estorsiva per la restituzione: il cosiddetto “cavallo di ritorno”. Tre uomini, rispettivamente di 43, 38 e 55 anni, residenti nel rione Parco Verde di Caivano, sono finiti in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento è stato eseguito nella giornata del 24 luglio dai carabinieri della locale stazione, nell’ambito di un’articolata attività investigativa che ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati. Le accuse contestate sono, a vario titolo, estorsione, ricettazione e furto aggravato.
Furti seriali e minacce per riavere l’auto – Secondo quanto ricostruito, i tre si sarebbero resi responsabili di numerosi episodi in cui le vittime, una volta derubate della propria vettura, venivano contattate con la promessa di riaverla dietro pagamento di una somma di denaro. A rendere possibile l’individuazione dei sospetti è stato l’incrocio di elementi investigativi tradizionali con l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza installati di recente nell’ambito del “Progetto Caivano”.
Telecamere decisive – Proprio le immagini estrapolate dai dispositivi di controllo cittadino si sono rivelate determinanti per “cristallizzare” le fasi dei furti e delle successive richieste estorsive. Una svolta investigativa resa possibile dall’intensificazione delle attività di contrasto alla criminalità in uno dei territori più complessi dell’area a nord di Napoli. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità su altri episodi e l’eventuale esistenza di una rete più ampia dietro il modus operandi del “cavallo di ritorno”.