Venezia – Un matrimonio da copertina, blindato e sontuoso, quello tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez, celebrato nella cornice incantata dell’Isola di San Giorgio, tra le mura della Fondazione Giorgio Cini. Più che un semplice “sì”, un evento planetario, con oltre 200 ospiti provenienti dall’élite di Hollywood, della finanza e della nobiltà internazionale. Ma tra yacht, diamanti e voli privati, non sono mancate le voci di protesta contro il fondatore di Amazon e il lusso ostentato.
Tre giorni di lusso e spettacolo – I festeggiamenti si sono aperti giovedì sera con un party esclusivo nel chiostro cinquecentesco della Madonna dell’Orto, nonostante la pioggia battente che ha fatto concludere la serata con un fuggi fuggi generale. Il clou, però, è stato raggiunto sabato 28 giugno con la cerimonia ufficiale presso la Fondazione Cini e il Teatro Verde, affacciato sulla Laguna, dove la coppia si è scambiata le fedi sulle note di un classico di Elvis Presley, eseguito da Matteo Bocelli. In programma per la sera, un’ulteriore festa privata con due guest star d’eccezione: Lady Gaga ed Elton John.
Una sposa da copione – In piena tradizione hollywoodiana, Lauren Sanchez ha lasciato con largo anticipo l’hotel a sette stelle Aman – dove la coppia ha soggiornato – per raggiungere la cerimonia in motoscafo, scortata da un corteo di sicurezza. Si parla di almeno 27 cambi d’abito nei tre giorni di festa, mentre lo sposo, Jeff Bezos, si preparava a indossare lo smoking. A suggellare l’unione, un anello di fidanzamento da 30 carati con diamante rosa del valore di oltre tre milioni di euro, cui si sarebbe aggiunta una collana di diamanti ancora più preziosa.
Star a Venezia – Tra gli invitati, un concentrato di celebrità internazionali: Leonardo DiCaprio, Orlando Bloom, la principessa Rania di Giordania, Bill Gates, Oprah Winfrey. E ancora, la famiglia Kardashian, rappresentata da Kris Jenner e Khloé, che ha approfittato dell’occasione per un giro di shopping tra le griffe veneziane, salutata dai fan e celebrata per il suo 41esimo compleanno. L’assenza di Kim Kardashian, rimasta in hotel, non ha impedito l’ennesima improvvisata scena da reality tra calli e campielli.
Sì e No in Laguna – Ma mentre i riflettori erano puntati sugli abiti, i gioielli e la lista degli invitati, fuori dalle mura della festa montava il dissenso. Giovedì, decine di attivisti hanno inscenato una protesta in piazza San Marco, esponendo cartelli contro Bezos e invocando la pace a Gaza. Fermati e identificati dalle forze dell’ordine, alcuni hanno poi proiettato con un laser uno slogan anti-Bezos sul campanile. Sabato è previsto un corteo dal piazzale della stazione di Santa Lucia fino al Ponte di Rialto, per denunciare la “Venezia svenduta ai tycoon”.