È stato ritrovato senza vita in una zona impervia di San Severino di Centola il corpo del 25enne albanese fuggito dopo un tentato furto avvenuto nella notte di domenica a Foria di Centola, nel Salernitano. Il giovane sarebbe stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco esploso dal proprietario della casa assaltata, un imprenditore 60enne, che questa mattina si è presentato spontaneamente in Procura ammettendo di averlo ucciso e indicando il luogo dove aveva occultato il cadavere.
Sparatoria nella notte, tre i ladri coinvolti – L’uomo, secondo la prima versione fornita ai carabinieri, aveva sorpreso tre malviventi all’interno della sua abitazione e avrebbe sparato un solo colpo con il suo fucile regolarmente detenuto, costringendoli alla fuga. Ma la ricostruzione è cambiata radicalmente. Ora l’imprenditore è indagato non solo per lesioni gravissime, ma anche per omicidio colposo e occultamento di cadavere.
Una verità emersa a distanza di giorni – Il racconto iniziale è crollato quando l’uomo, accompagnato dal suo avvocato, si è recato presso la Procura di Vallo della Lucania e ha confessato. Ha riferito che i tre ladri avevano fatto irruzione in due villette della stessa zona residenziale e che sarebbero stati loro a sparare per primi, utilizzando una pistola sottratta da una cassaforte dell’abitazione. Nello scontro a fuoco uno dei criminali è stato colpito alla spalla e arrestato poco dopo; un altro è riuscito a scappare ma sarebbe rimasto ucciso. Il terzo complice, probabilmente ancora armato, è tuttora ricercato.
Indagini serrate – Le ricerche del 25enne, scomparse domenica notte, sono andate avanti per due giorni con l’impiego di elicotteri, unità cinofile e il supporto di diversi connazionali della vittima. Il cadavere è stato infine localizzato e recuperato in un’area impervia grazie alle indicazioni fornite dallo stesso imprenditore. Intanto, il 28enne albanese ferito, già noto alle forze dell’ordine, è stato ricoverato in condizioni critiche all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, per poi essere trasferito d’urgenza al “Cardarelli” di Napoli, dove è piantonato in prognosi riservata. Addosso a lui sarebbero stati rinvenuti monili d’oro rubati poco prima.
Perquisizioni, sequestri e preoccupazione tra i residenti – L’abitazione dell’imprenditore, a più piani, è stata sequestrata dal personale del Ris che ha effettuato i rilievi. Recuperati diversi bossoli, sottoposti a perizia balistica. Tutte le armi rinvenute in casa sono risultate regolarmente registrate e l’uomo è stato sottoposto allo stub. Nel frattempo, le forze dell’ordine continuano le ricerche del terzo complice e presidiano il territorio con posti di blocco e pattugliamenti intensificati. Preoccupano, però, le segnalazioni della scorsa notte: una trentina di persone, tutte di nazionalità albanese, sono state viste nei pressi della villetta teatro della sparatoria. Si teme possano essere familiari della vittima e del ferito, in cerca di vendetta.