Omicidio Varcaturo, forse regolamento di conti dietro la morte del 18enne

di Redazione

Nessuna parola di troppo. Nessuno sguardo provocatorio. Dietro l’omicidio di Nicola Mirti, il 18enne di Mugnano di Napoli accoltellato a morte domenica 8 giugno in uno stabilimento balneare del litorale domizio, ci sarebbe molto più di una banale lite tra coetanei. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta, il movente dell’aggressione potrebbe affondare le radici in ambienti criminali. Una ricostruzione che smonta fin da subito le prime ipotesi emerse nell’immediatezza dei fatti.

Mirti e il suo presunto assassino, il 19enne Salvatore Sannino, anch’egli originario di Mugnano, si conoscevano. Tra i due, infatti, c’erano già stati attriti: un litigio acceso risalente a settembre scorso, nel rione Monterosa di Napoli. Non una novità, dunque, il nome di Sannino nel contesto di Mirti. Eppure, entrambi risultavano incensurati.

Il delitto è avvenuto intorno alle ore 13 di domenica nel lido “Palma Rey”, tra Marina di Varcaturo e Castel Volturno, località affollata soprattutto nei weekend da comitive di giovani. Secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte e dai filmati di videosorveglianza, Sannino avrebbe raggiunto Mirti mentre quest’ultimo era in fila al bar e lo avrebbe colpito con un coltello a molla. Il giovane è stato trasportato d’urgenza da un’ambulanza della Croce Verde all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli, ma ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato vano. Al suo arrivo, era già privo di vita. La notizia della sua morte ha innescato momenti di altissima tensione: una trentina di persone si sono riversate nella struttura sanitaria, arrivando ad assaltare il Pronto Soccorso. Il personale medico ha dovuto barricarsi nei locali interni, al sicuro, fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Sannino è stato rintracciato nella notte dagli uomini della Mobile di Caserta. Recuperata anche l’arma del delitto, un coltello a molla con una lama lunga oltre venti centimetri. Portato in commissariato, il 19enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, rimanendo in silenzio anche davanti al pubblico ministero. L’arresto è stato formalizzato alle 5 del mattino. Ora si trova nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa della convalida.

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