Un boato improvviso ha scosso il cuore di Napoli nel pomeriggio di oggi, quando un’esplosione ha investito una palazzina in via Peppino de Filippo, una traversa di via Foria, a pochi metri dal noto ristorante ’A figlia d’’o Marenaro e dal teatro San Ferdinando. Una deflagrazione violentissima, che ha causato la morte di un uomo, quattro feriti e danni strutturali significativi.
La deflagrazione e i soccorsi – L’esplosione, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe originata da un deposito di bombole presente nella stessa strada. La deflagrazione ha colpito in particolare i primi due piani di una palazzina, danneggiando anche strutture adiacenti e scagliando detriti in strada. Alcune persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie: quattro sono state estratte vive, mentre per un uomo non c’è stato nulla da fare.
La vittima è Giovanni Scala, 55 anni, cognato del titolare del ristorante “da Corrado”. Secondo quanto riferito, Scala lavorava proprio all’interno del deposito da cui sarebbe partita l’esplosione. Una seconda persona è rimasta gravemente ferita all’interno di un esercizio commerciale devastato dalla deflagrazione.
Tensione e traffico in tilt – Il fragore dell’esplosione ha gettato nel panico l’intero quartiere. Via Foria è andata in tilt per consentire l’intervento immediato di vigili del fuoco, carabinieri e ambulanze. Sul posto si sono recati anche i tecnici per le verifiche statiche e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi presso la Sala della Protezione civile della Prefettura per monitorare e gestire le operazioni.
I danni ai locali vicini – A essere colpiti anche alcuni locali del ristorante ’A figlia d’’o Marenaro. La titolare ha raccontato: «Abbiamo subito danni, sia in una nostra sala interna adiacente al deposito delle bombole, sia in uno dei locali del ristorante di mio figlio».
Indagini in corso – L’area è stata transennata e affidata alle indagini dei carabinieri, che stanno accertando le cause della deflagrazione e verificando eventuali responsabilità legate alla sicurezza del deposito. IN ALTO IL VIDEO