Nella notte tra mercoledì e giovedì, un dramma si è consumato al civico 64 di viale Abruzzi, a due passi da viale Gran Sasso. Intorno alle ore 00.30 un violento incendio ha avvolto un appartamento al quarto piano di un edificio di sette, causando la morte di Sueli Leal Barbosa, 48enne di origini brasiliane, infermiera e madre di un bambino.
Nel tentativo estremo di sottrarsi alle fiamme, la donna si è lanciata dalla finestra, finendo nel cortile interno del condominio. Trasportata in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli, è morta poco dopo per le gravissime ferite riportate. Secondo quanto riferito dai residenti, il rogo si è sviluppato rapidamente: le fiamme uscivano dalle finestre e dai balconi, mentre il calore aveva già fatto esplodere i vetri. Alcuni vicini avrebbero assistito impotenti alla tragica scena: Sueli, rimasta sola in casa, si sarebbe affacciata urlando prima di gettarsi nel vuoto.
Le squadre dei Vigili del Fuoco, intervenute con quattro mezzi, hanno trovato l’appartamento completamente avvolto dalle fiamme e la porta d’ingresso chiusa a chiave dall’esterno, dettaglio che ha reso necessario sfondarla. Un elemento, questo, che alimenta i sospetti degli investigatori. Oltre alla vittima, altre due persone sono state ricoverate in codice verde, fortunatamente senza gravi conseguenze. L’intero stabile è stato evacuato durante le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza. Dodici appartamenti, tra cui quello interessato dal rogo e quelli circostanti, sono stati dichiarati temporaneamente inagibili.
Il marito della donna, un uomo di 45 anni anch’egli di origine brasiliana, non era in casa al momento dell’incendio. È stato rintracciato poco dopo in un bar nei pressi dell’abitazione, sporco di fuliggine e in evidente stato di alterazione. Gli agenti lo hanno accompagnato in Questura per essere ascoltato. A suo carico non ci sono al momento accuse formali, ma la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Alcuni vicini avrebbero riferito di una lite tra la coppia nella serata precedente, circostanza confermata anche da un precedente intervento delle forze dell’ordine avvenuto mesi fa nell’appartamento, sempre per motivi legati a discussioni domestiche.
Il Nucleo Investigativo Antincendio della Lombardia, in coordinamento con la magistratura, ha avviato accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica e determinare il punto d’innesco del fuoco. L’allarme è scattato una ventina di minuti dopo l’una, con una telefonata disperata alla centrale operativa: “C’è un incendio, una persona urla dalla finestra. Venite subito”. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi. Le indagini proseguono nel tentativo di capire se la tragedia sia riconducibile a un incidente o se vi siano responsabilità umane dietro le fiamme che hanno tolto la vita alla 48enne. IN ALTO IL VIDEO