Addio a Ermanno Corsi, decano del giornalismo campano e storico volto della Tgr Rai

di Redazione

È scomparso all’età di 85 anni Ermanno Corsi, una delle figure più autorevoli del giornalismo campano. Toscano di nascita – era nato a Carrara l’8 agosto 1939 – ma napoletano d’adozione, Corsi ha legato indissolubilmente la sua carriera al racconto del Mezzogiorno, guadagnandosi stima e riconoscimenti per un impegno costante a servizio dell’informazione pubblica e della libertà di stampa.

A dare la notizia della sua morte è stato Antonello Perillo, condirettore della Tgr Rai, che sui social ha espresso il suo cordoglio con parole sentite: «Un gravissimo lutto ha colpito il mondo del giornalismo, della cultura e della famiglia Rai. Ci ha lasciati Ermanno Corsi, un gigante dell’informazione targata Servizio Pubblico. Giornalista, scrittore, saggista, è stato per lunghi anni presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Galantuomo d’altri tempi. Lo porterò sempre nel mio cuore».

Trasferitosi da ragazzo prima a Torre del Greco e poi a Napoli, Corsi ha iniziato il suo percorso professionale negli anni Sessanta, collaborando con le redazioni di Napoli e Roma de Il Tempo. Il passaggio a Il Mattino gli ha permesso di imporsi come inviato speciale, vice-capocronista e poi redattore culturale. Dal 1976 al 1990 ha firmato anche come corrispondente campano per la Repubblica. Ma è con l’ingresso in Rai, nel 1978, che la sua carriera ha conosciuto la svolta definitiva: assegnato alla sede di Napoli, ha guidato per anni la redazione del Tg Regione Campania, contribuendo a farne una voce autorevole e riconoscibile dell’informazione locale.

Fino al 2004, è stato il volto rassicurante e competente di numerose edizioni del notiziario regionale, oltre che conduttore di tribune politiche e programmi di approfondimento. Ma il suo impegno non si è limitato all’informazione: è stato presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania per ben 18 anni, dal 1989 al 2007, e ha ricoperto ruoli di rilievo nella Federazione Nazionale della Stampa Italiana e nell’Associazione napoletana della stampa. Attivo nel sindacato, ha partecipato a numerosi congressi della Fnsi ed è stato punto di riferimento per più generazioni di colleghi. Negli ultimi anni, continuava a offrire il suo sguardo critico e lucido come opinionista per il quotidiano Roma. Il suo nome è legato anche al Premio Cimitile, iniziativa culturale a cui ha dato impulso con convinzione.

Commendatore al merito della Repubblica Italiana per volere del presidente Carlo Azeglio Ciampi, Corsi era cittadino onorario di sei comuni campani. Ha scritto numerosi saggi e libri incentrati sulla politica e sul Meridione, tra cui “La città ogni giorno. Viaggio non immaginario nel malessere metropolitano” e “Mezzogiorno dimezzato”.

I Consigli nazionale e regionale dell’Ordine dei giornalisti hanno espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa, unendosi ai messaggi di affetto e riconoscenza provenienti dal mondo del giornalismo e delle istituzioni. Tra questi, quello del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che su X ha scritto: «Con Ermanno Corsi scompare uno dei volti storici del giornalismo italiano. Decano e presidente emerito dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, fu l’anima del telegiornale regionale. Ha contribuito con passione e competenza a raccontare il volto autentico della nostra terra».

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