Carinaro (Caserta) – Tra emozioni, musica e un forte messaggio educativo rivolto alle nuove generazioni è stata celebrata, ieri pomeriggio, la ventunesima edizione del Premio Cardinale Sepe, dedicato all’illustre concittadino Crescenzio Sepe, arcivescovo emerito di Napoli. Un appuntamento divenuto simbolo dell’educazione come motore di cambiamento e della scuola come luogo vivo in cui si costruisce il domani.
Riservato agli alunni della scuola secondaria di primo grado, il riconoscimento non si limita a valorizzare il rendimento scolastico, ma guarda oltre: premia la solidarietà, l’impegno civile, la capacità di crescere come persone prima ancora che come studenti. Un’occasione, quindi, per riconoscere chi ogni giorno dimostra, con piccoli gesti, di credere in valori che fanno la differenza. A conquistare il podio quest’anno sono state tre allieve della scuola secondaria di primo grado: Alessia Belfiore (3C), prima classificata, seguita da Valeria Scarpato (3A) e Alessia D’Angelo (3C).
A consegnare il riconoscimento, proprio il cardinale Sepe, simbolo di un legame profondo e costante con il territorio che gli ha dato i natali. Accanto al porporato, hanno preso parte alla cerimonia figure istituzionali e rappresentanti del mondo educativo: la sindaca Annamaria Dell’Aprovitola, l’assessora all’Istruzione Rachele Barbato, la dirigente scolastica Fabiola Del Deo e il dirigente emerito Ernesto Natale.
A rendere ancora più intensa la giornata, le esibizioni preparate con cura e passione dagli alunni dell’intero istituto comprensivo: dai bambini della scuola dell’infanzia agli studenti della primaria e della secondaria. Canzoni, danze e piccole performance artistiche hanno trasformato la cerimonia in una vera festa dell’educazione, dedicata al tema della pace. Un messaggio chiaro e potente ha attraversato la platea: per costruire un mondo migliore, bisogna partire dai più piccoli.
Per l’assessora Barbato “è stato anche un momento per ribadire con forza il ruolo fondamentale della scuola come luogo ameno, come una seconda casa, dove si coltivano curiosità, talenti e relazioni. Una scuola che non sia solo trasmissione di saperi, ma spazio di libertà, confronto e riconoscimento di sé. Perché ogni ragazzo, a prescindere dal punto di partenza, deve poter imparare, esprimersi e crescere”. Barbato ha poi ringraziato i docenti, “veri pilastri della comunità educativa”, sottolineando l’energia e la visione della dirigente Del Deo, “capace, in appena un anno di reggenza, di attivare numerosi progetti formativi e culturali con un approccio attento, competente e profondamente orientato al bene dei giovani”. Fondamentale, ha aggiunto l’assessora, il rapporto stretto tra scuola e istituzioni: “È solo attraverso una collaborazione stretta e costante tra scuola, famiglie, enti locali e realtà del territorio che possiamo costruire un ambiente scolastico sano, fertile e innovativo”.
“Scommettere sui giovani come costruttori del futuro”, resta l’obiettivo dell’amministrazione, ha sottolineato l’assessora, che ha rinnovato il proprio impegno personale e politico a supporto di ogni azione che possa migliorare la qualità dell’istruzione, dei servizi scolastici e delle opportunità offerte ai nostri studenti. “Perché i ragazzi – ha concluso Barbato – sono la speranza del domani e ogni investimento su di loro è un investimento sul futuro della nostra comunità”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA