Musica, teatro, inclusione e memoria collettiva. Torna dal 3 luglio al 4 settembre il Carditello Festival 2025, la rassegna estiva che animerà il Galoppatoio del Real Sito di Carditello, a San Tammaro (Caserta), il più grande ippodromo all’aperto mai inserito in una residenza reale.
Un’edizione, la sesta, che punta a coinvolgere un pubblico trasversale con un cartellone di rilievo, firmato dal direttore artistico Antonello De Nicola e presentato ufficialmente a Palazzo Reale a Napoli. Una programmazione che intreccia spettacolo e valorizzazione del patrimonio, nel solco della rigenerazione culturale del sito borbonico.
Il Carditello Festival 2025 è promosso dalla Fondazione Real Sito di Carditello con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del Comune di San Tammaro. Ad aprire il festival, giovedì 3 luglio, sarà Gigi Finizio con il Live Tour, seguito dalla performance di Serena Rossi in SereNata a Napoli, prevista per il 17 luglio. Il giorno successivo, il 18 luglio, toccherà all’energia travolgente di Loredana Bertè, protagonista del tour 50 da Ribelle.
Il 25 luglio sarà la volta di Mogol, che condurrà il pubblico in un viaggio musicale tra i grandi successi della canzone italiana con lo spettacolo Musica e Parole. Il 31 luglio si rinnova la sinergia con il Teatro San Carlo, che porterà a Carditello la sua orchestra diretta da Oksana Lyniv. Un’anteprima speciale è invece attesa il 24 luglio con il Piccolo Coro di Caivano, diretto da Antonia Di Maio, che interpreterà i brani dello Zecchino d’Oro e non solo: un concerto gratuito ad alto valore simbolico, realizzato in collaborazione con l’Antoniano e il Ministero della Cultura.
La Bohème chiude il festival con la voce dei giovani – Gran finale il 4 settembre con l’opera La Bohème di Puccini, in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, che ha concesso il patrocinio morale. Sul palco, i solisti vincitori del Concorso internazionale Cuore d’Oro, accompagnati dall’orchestra La Fleur diretta da Giuseppe Aprea, dal coro Chorus Cordis e dal coro di Voci Bianche.
Maddaloni: “Un festival che racconta Carditello al mondo” – “Carditello nasce come una fattoria agricola, quindi valorizziamo insieme alla cultura anche la riapertura degli appartamenti reali e tutto l’asset del Galoppatoio, il più grande d’Europa all’aperto”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni. “Ci sarà anche il Boschetto, dove famiglie e bambini possono trascorrere del tempo con i pony. In questo contesto si inserisce un festival con presenze significative come Finizio, Bertè, Rossi, Mogol, il Piccolo Coro di Caivano e La Bohème. Il nostro obiettivo è far conoscere Carditello attraverso la musica e valorizzare ciò che la nostra governance ha realizzato finora”.
Nuzzo: “Un modello virtuoso di rigenerazione” – A sottolineare il valore dell’iniziativa anche il soprintendente per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo: “Carditello è un modello virtuoso di rigenerazione culturale. Finalmente sentiamo nuove voci: sono le voci della cultura, del teatro, della musica che danno un segnale positivo al territorio. È un esempio di crescita in una terra che ha bisogno di cura e attenzione”.
Spedaliere: “La cultura è patrimonio di tutti” – Per il Teatro di San Carlo è intervenuta la direttrice generale Emmanuela Spedaliere, che ha ribadito l’impegno del lirico napoletano nel promuovere la cultura nei luoghi della memoria storica: “Investire nella cultura è fondamentale. Ritornare al Real Sito di Carditello è un impegno che il Teatro San Carlo vuole mantenere anche in futuro”.