Scontri e aggressione dopo Real Normanna-Nola: due arresti ad Aversa e nel Napoletano

di Redazione

Un pomeriggio di calcio si è trasformato in un violento bollettino di cronaca. A distanza di 48 ore dagli scontri seguiti alla semifinale playoff del campionato di Eccellenza tra Real Normanna e Nola Calcio, la Polizia di Stato ha arrestato due persone e denunciato una terza per i disordini che si sono verificati tra Teverola e Aversa, subito dopo il fischio finale del match andato in scena domenica 11 maggio allo stadio “Bisceglia”.

Gli investigatori della Digos di Caserta e del commissariato di Aversa, in collaborazione con il commissariato di Nola, hanno stretto il cerchio attorno a tre soggetti coinvolti in episodi distinti di violenza urbana. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, si sono basate su un’attenta analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e hanno consentito di far luce sul brutale raid scattato in via Roma, a Teverola, dove un giovane è stato aggredito da un gruppo di tifosi ospiti, alcuni dei quali incappucciati. Il ragazzo, che si trovava all’esterno di un bar come semplice cliente, è stato raggiunto da una ventina di ultras nolani, che hanno rovesciato sedie e tavolini prima di inseguirlo all’interno di una sala scommesse. Una volta raggiunto, è stato pestato con estrema violenza, riportando una frattura scomposta al gomito e altre contusioni. Trasportato all’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, è stato ricoverato: la prognosi è di 90 giorni.

A finire in manette per questo episodio un 22enne, residente nella provincia di Napoli, ritenuto uno dei principali aggressori. È stato identificato anche grazie a uno dei video circolati sui social, che ha documentato l’assalto e alimentato un’ondata di indignazione pubblica. Un secondo arresto è scattato per un 26enne di Aversa, individuato tra i responsabili del danneggiamento del pullman che trasportava la squadra ospite. Il giovane, al passaggio del mezzo, ha afferrato una sedia da un bar e l’ha scagliata contro il parabrezza del veicolo, danneggiandolo. Un 54enne dell’agro aversano, coinvolto nello stesso episodio, è stato invece denunciato in stato di libertà. I due arresti sono stati eseguiti in “flagranza differita”, istituto che consente l’intervento entro 48 ore dai fatti grazie alla documentazione video. Gli indagati si trovano ora agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Parallelamente, la Questura di Caserta ha già avviato le procedure per l’emissione dei Daspo.

Il clima era teso sin dal fischio d’inizio. Durante la gara – finita 0-0 e valsa il passaggio del turno alla Real Normanna per miglior piazzamento in classifica – si erano verificati lanci di oggetti, un fumogeno esploso a bordo campo aveva danneggiato il terreno di gioco e all’uscita dallo stadio alcuni sostenitori locali avevano infranto un finestrino del pullman della tifoseria ospite. Secondo alcune testimonianze, l’aggressione sarebbe stata alimentata anche dall’abuso di alcol tra i tifosi nolani e dalla frustrazione per l’eliminazione. La vicenda ha suscitato reazioni forti anche nel mondo sportivo. Le indagini proseguono per identificare altri partecipanti ai disordini.

In una nota ufficiale, la società aversana ha condannato con fermezza gli episodi: “La Real Normanna condanna con decisione quanto accaduto ai danni di un nostro tifoso, vigliaccamente aggredito all’esterno di un bar da soggetti riconducibili alla tifoseria del Nola. Chi trasforma una partita in un’occasione di violenza non rappresenta nessuna tifoseria, ma solo una vergogna da isolare. Quanto accaduto è una sconfitta per il calcio e per tutti noi. Lo sport è passione, non odio. Rispetto, non violenza. Sempre”.

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