Un agguato in pieno giorno, degno di una scena da film, ma con risvolti inquietanti e fin troppo reali. Alle ore 8 di stamani, a Parigi, in rue Pache, nell’11esimo arrondissement della capitale francese, quattro individui con il volto coperto hanno tentato di rapire una donna di 34 anni e il figlio di appena due anni. La vittima non è una cittadina qualunque: è la figlia di Pierre Noizat, presidente e cofondatore di Paymium, storica piattaforma francese di scambio di bitcoin.
Secondo quanto riferito da fonti della polizia, i malviventi sono giunti sul posto a bordo di un furgone camuffato da veicolo delle Poste. Il piano sembrava studiato nei dettagli: bloccare la donna e il bambino, caricarli sul van e svanire. Ma qualcosa è andato storto. Il marito della donna, presente al momento dell’assalto, ha reagito con prontezza per impedire il sequestro, venendo brutalmente colpito con oggetti contundenti. In un gesto istintivo e coraggioso, la 34enne è riuscita a sottrarre la pistola a uno degli aggressori e l’ha lanciata via. Solo più tardi si scoprirà che si trattava di un’arma “softair”, capace di sparare pallini di plastica fino a 50 metri di distanza.
Le grida della famiglia hanno richiamato l’attenzione dei passanti, uno dei quali si è scagliato con un estintore contro i rapitori che, in mezzo al clamore, si sono dati alla fuga. Poco dopo, il furgone utilizzato per il tentato rapimento è stato rinvenuto abbandonato in una via poco distante, sempre nello stesso quartiere.
Il tentato sequestro avviene a pochi mesi da un caso analogo che ha coinvolto il cofondatore della società Ledger, anch’essa attiva nel settore cripto. Una coincidenza che le forze dell’ordine faticano a ignorare: “Si profila una tendenza preoccupante di crimini mirati contro esponenti del mondo delle criptovalute”, hanno dichiarato fonti investigative.