Le pietre più preziose che troviamo nella gioielleria contemporanea

di Redazione

Quando si parla di gioielleria, uno dei valori intrinseci dell’accessorio che scegliamo di acquistare è certamente dato dalla qualità eccelsa della pietra e del materiale che lo caratterizza. Mentre per quel che concerne i materiali abbiamo una vasta scelta tra tradizionali e alternativi (spaziando quindi dall’oro all’argento, e passando al vetro riciclato e alle resine ecologiche), per le pietre preziose si entra in un mondo fatto di rarità, eccellenza e unicità sotto ogni punto di vista. Pietre preziose come lo smeraldo, la tsavorite, il quarzo, non sono tutte uguali: a differenziarle, infatti, vi sono importanti caratteristiche come la disponibilità sul pianeta (e, soprattutto, la loro rintracciabilità), la resistenza e la versatilità in termini di composizione chimica, che li rende più o meno adatti ad essere adoperati nel mondo della gioielleria. Ciò, come lecito aspettarsi, incide anche sul prezzo. Se si è interessati alla gioielleria moderna e all’utilizzo di pietre preziose, dunque, per riuscire a orientarsi al meglio è senz’altro utile affidarsi ad esperti di settore e store specializzati, come ad esempio Madi Gioielli: vai al sito web del suo shop online e scopri come i più grandi marchi della gioielleria contemporanea impiegano le pietre più preziose oggi disponibili sul mercato per bigiotteria e accessori di classe.

Le pietre preziose: capolavori naturali – Prima ancora di addentrarci nel mondo delle pietre preziose in generale, va fatta un’opportuna precisazione: capita ancora, al giorno d’oggi, di sentir parlare della celebre distinzione tra pietre “preziose” e “semipreziose”. Questa categorizzazione di stampo antico, che suddivideva le gemme in base a rarità, lucentezza e resistenza, non risulta valida oggigiorno poiché, in termini meramente commerciali, non ha più un fondamento: i criteri di valutazione di una pietra preziosa, infatti, si sono notevolmente ampliati da quando, con l’avanzare dei secoli, le tecniche di lavorazione e di preservazione di questi minerali sono cambiate e si sono evolute. Non a caso, oggi c’è maggiore precisione nel classificare anche le diverse varietà di una singola pietra, e il termine “semipreziosa” è ormai in disuso quando si fanno delle valutazioni specifiche e oggettive. Ciò detto, tra le pietre preziose nel mondo della gioielleria contemporanea, troviamo senz’altro l’ambra e i lapislazzuli, particolarmente apprezzati per il loro elevato rapporto qualità-prezzo, assieme poi alla giada, il turchese, il quarzo e il corallo, altamente diffusi e dal valore economico assolutamente accessibile. Gli esempi di gioielleria di lusso e dall’elevatissima caratura artistica, poi, sono quelli che inglobano al loro interno pietre preziose come il diamante – ovverosia la pietra più preziosa che abbiamo oggi in circolazione – e le cosiddette “gemme di colore”, ovvero il diamante, il rubino, il topazio, lo smeraldo e lo zaffiro.

Il fascino delle cosiddette gemme di colore – Le “gemme di colore” non sono altro che alcune delle pietre più preziose che la natura metta a disposizione oggigiorno. Caratterizzate da un alto livello di rarità, si contraddistinguono soprattutto proprio per l’intensità dei colori che le contraddistingue. Ciascuna di esse, nello specifico, ha un colore naturale completamente diverso. Difatti, il rubino è tipicamente rosso, mentre il topazio è giallo; smeraldo e zaffiro, invece, sono rispettivamente verde e blu. Come lecito aspettarsi, la storia di questi materiali non ha solamente risvolti artistici importanti, proprio grazie all’impiego nella gioielleria, ma anche culturali: non sono pochi, infatti, i popoli che associavano a queste pietre preziose poteri e caratteristiche soprannaturali derivanti proprio dal loro intenso colore. Oggi, riconosciamo questi minerali come fonte di lusso, di prestigio, oltre che elementi ispiratori delle più elevate forme d’arte che incontrano il mondo della bigiotteria. Gli avanzatissimi metodi di lavorazione di questi materiali, inoltre, sono stati perfettamente studiati nel corso dei decenni per esaltare ancor di più le loro caratteristiche chimiche e fisiche, a piena dimostrazione di come l’uomo sia in grado di compiere imprese straordinarie, quando impegnato a incensare la natura.

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