Sant’Arpino (Caserta) – Tariffe raddoppiate e degrado crescente: è questa, secondo i consiglieri di opposizione, la fotografia attuale del cimitero comunale. Un luogo destinato al raccoglimento che, invece, “versa in condizioni di inaccettabile abbandono”, accusano Francesco Pezone, Mimmo Cammisa, Salvatore Lettera e Iolanda Boerio, che puntano il dito contro la Giunta guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia.
Nel mirino finisce la Delibera di Giunta Comunale approvata il 7 dicembre scorso, che ha stabilito un incremento del 100% delle tariffe per i servizi cimiteriali. Nello specifico, si legge nei documenti ufficiali: 10 euro per ogni singolo loculo, 100 euro per l’uso di suolo inedificato, 20 euro per le cappelle gentilizie e altri 20 euro per il cosiddetto “condominio cimiteriale”. L’opposizione contesta duramente l’aumento, definendolo “privo di giustificazioni concrete” e “non accompagnato da alcun miglioramento tangibile”. A mancare, secondo i consiglieri, sarebbe soprattutto un piano di manutenzione ordinaria o straordinaria, mentre l’intera area cimiteriale continua a deteriorarsi sotto gli occhi di tutti. “Si chiedono sacrifici ai cittadini, in nome di un presunto dissesto finanziario, ma l’unico risultato concreto è che oggi si paga di più per ricevere sempre meno”, affermano i consiglieri.
Al centro delle critiche anche una recente erogazione di fondi comunali: “Nel silenzio generale – denunciano – l’Amministrazione ha stanziato circa 4mila euro a favore di un’associazione locale. Due pesi e due misure: ai cittadini si chiedono rinunce, mentre ad altri si distribuiscono risorse pubbliche”. Per l’opposizione, si tratta di “un’ennesima dimostrazione di scarsa trasparenza e di lontananza dai bisogni concreti della comunità”. “Pagare di più per nulla – concludono – sembra ormai il principio che ispira le scelte della Giunta Di Mattia”.
