San Cipriano d’Aversa, scuola di Via Starza: un cantiere senza fine. SaC: “Costi lievitati e opere cancellate”

di Redazione

San Cipriano d’Aversa (Caserta) – Tre anni di attesa, lavori fermi, costi lievitati e un cantiere ancora ben lontano dalla conclusione. È dura la presa di posizione del gruppo politico “Sanciprianesi al Centro”, che punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Caterino per la mancata riapertura del plesso scolastico di via Starza, chiuso dal 2022 per interventi di adeguamento sismico, impiantistico e di sicurezza.

I lavori, avviati il 20 giugno di quell’anno, secondo il cronoprogramma iniziale avrebbero dovuto concludersi esattamente dodici mesi dopo, il 20 giugno 2023. Una data che, però, si è rivelata solo l’inizio di una lunga odissea. Come ricordano i rappresentanti di “Sanciprianesi al Centro”, il 5 aprile 2023 – quindi poco prima della naturale scadenza del contratto – il cantiere fu sospeso in attesa dell’approvazione di una variante. Approvazione arrivata successivamente, con l’assegnazione alla ditta esecutrice di ulteriori 240 giorni per completare le opere, spostando così la fine dei lavori al 14 marzo 2025. Ma a oltre un mese da quella nuova scadenza, il cantiere – sottolineano dal gruppo politico – «non solo non è stato ultimato, ma sembra ancora lontano dall’essere completato».

Oltre al ritardo, il gruppo denuncia un ulteriore aggravio: il costo complessivo delle opere, a seguito della variante, è aumentato del 44,19%. Ma il vero colpo di scena, secondo “Sanciprianesi al Centro”, riguarda le opere didattiche inizialmente previste nel progetto, che sarebbero state rimosse senza alcuna spiegazione. «Il progetto approvato in sede di gara – si legge nella nota diffusa dal gruppo – prevedeva la realizzazione di opere per la socializzazione, l’aggregazione e lo spettacolo quali: un orto didattico, considerato “la nuova frontiera dell’insegnamento creativo”; un campo di pallavolo; un’area per attività ludiche, fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini; uno spazio espositivo per incentivare le ricerche didattiche. Ebbene, tutte queste opere, con costi raddoppiati e tempi triplicati, sono scomparse nel nulla».

Alla rabbia per il protrarsi della chiusura del plesso si aggiunge, dunque, l’amarezza per quella che il gruppo definisce «una vera e propria beffa» ai danni della comunità scolastica e delle famiglie sanciprianesi. «Aspettiamo ancora – proseguono – che il sindaco si premuri di fornire qualche informazione ai cittadini e, soprattutto, alle famiglie che continuano a subire disagi a causa della prolungata chiusura della scuola». Nel frattempo, “Sanciprianesi al Centro” fa sapere di aver protocollato una nuova richiesta di accesso agli atti, con l’obiettivo di visionare la documentazione da cui si evinca la nuova data di ultimazione dei lavori e le motivazioni che avrebbero portato all’ulteriore proroga del cantiere.

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