Recale (Caserta) – Durante la seduta del Consiglio comunale dell’altra sera, a Recale, i consiglieri Angela Argenziano, Vincenzo Orballo, Domenico Todisco e Angelo Racioppoli del gruppo “Insieme per Cambiare” hanno espresso voto contrario alla variazione di bilancio con cui la maggioranza del sindaco Raffaele Porfidia ha approvato il pagamento di circa 180mila euro alla società appaltatrice dei lavori per la scuola primaria “Giovanni Falcone”.
Il pagamento è stato ratificato in forza di un atto transattivo, nonostante l’opera sia ancora incompleta, il cantiere in evidente stato di abbandono e l’edificio, a tre anni di distanza dall’inizio dei lavori, inutilizzabile. “Si premiano le imprese, si tacciono le responsabilità, si giustificano i ritardi – ha dichiarato, in aula, il capogruppo Angelo Racioppoli – e si liquidano somme pubbliche anche quando è visibile a tutti e in maniera inconfutabile che quel cantiere è un oltraggio al decoro urbano ma, soprattutto, un pericolo per tutti i cittadini”. Ma la questione, secondo la minoranza, non è solo di natura amministrativa e contabile. L’intervento sarebbe stato oggetto di strumentalizzazione politica in occasione della campagna elettorale del 2022.
“I lavori partirono – ha ricordato Racioppoli – proprio a ridosso delle elezioni, in assenza di reali garanzie. Solo dopo la nostra denuncia pubblica, tramite un video diffuso sui social, si diede inizio al cantiere, con la promessa che entro la fine dello stesso anno l’opera sarebbe stata consegnata ai cittadini, carpendone così il consenso”. Per questo motivo, Racioppoli ha chiesto che le foto dello stato attuale della scuola fossero allegate alla delibera, come prova documentale della gestione opaca della vicenda. Il gruppo ha annunciato che ogni profilo sarà approfondito con atti formali, interpellanze e verifiche puntuali. Rivolgendosi a Porfidia e alla maggioranza, Racioppoli ha poi concluso: “A voi lascio il giudizio della storia. Alla legge, il compito di giudicare i fatti. Al popolo di Recale, il diritto di sapere”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA