Strage centrale idroelettrica, individuata quinta vittima. Soccorsi lavorano sott’acqua al buio: “Come con la Concordia”

di Redazione

Individuati dai sommozzatori dei Vigili del fuoco i corpi di due dei quattro dispersi nella strage di Suviana, nel Bolognese, teatro dell’esplosione alla centrale idroelettrica Enel. Il bilancio è salito così a cinque morti.

Tra i dispersi ci sono Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli; Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Pontedera; e Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre. Tra i morti accertati Mario Pisani, 73 anni, titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime, il 45enne Pavel Petronel Tanase e il 36enne Vincenzo Franchina, che fornisce “ingegneria di sistemi di controllo e supervisione per i settori della produzione di energia, dell’acciaio e dell’ambiente, compresi progetti chiavi in mano e logiche di comando, regolazione e supervisione”.

I soccorritori hanno riportato scenari da incubo: “Uno degli interventi più difficili che sia stato chiamato a gestire nella mia carriera”, ha affermato Giuseppe Petrone, responsabile nazionale del servizio sommozzatori dei Vigili del fuoco e che coordina tutte le squadre di soccorso. I suoi uomini procedono sott’acqua e al buio. Come dopo il disastro della Costa Concordia. “Ho visto pareti spesse un metro e 80 letteralmente sfondate come fossero di cartongesso. L’esplosione deve essere stata tremenda”, ha aggiunto il comandante dei sommozzatori della Gdf di Rimini, Giovanni Cirmi. IN ALTO IL VIDEO

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