Russia, si vota per le presidenziali. Attacchi di Kiev ai seggi nell’Ucraina occupata

di Redazione

Hanno preso il via le elezioni presidenziali in Russia, che andranno avanti da oggi, 15 marzo, fino a domenica. C’è tensione: Kiev ha rivendicato di aver lanciato cyberattacchi contro il sistema di voto online, con Mosca che afferma di averli respinti, e sono stati denunciati attacchi anche con esplosivi a diversi seggi, soprattutto nell’Ucraina occupata, da parte di quello che Putin chiama “il regime neonazista di Kiev”. – continua sotto –

Il leader del Cremlino – che ha votato online – è in cerca del suo quinto mandato e ha lanciato un appello ai russi perché vadano a votare in nome del “patriottismo” per rispondere alle “difficoltà” del momento, assicurando che gli attacchi di Kiev “non saranno impuniti”.

La procura di Mosca, intanto, ha messo in guardia i cittadini dal partecipare domenica all’iniziativa di protesta “Mezzogiorno contro Putin”, promossa prima dall’oppositore Alexei Navalny e dopo la sua morte dal suo team, per chiedere ai cittadini di recarsi tutti alle urne quel giorno alle 12 per mostrare la loro opposizione al presidente. Prendere parte a questi eventi, ha avvertito la procura, “è punibile in base alla legge”. Alle urne sono attesi un totale di circa 114 milioni di russi (112,3 tra Russia e regioni occupate, 1,9 all’estero), secondo i dati forniti nel febbraio 2024 dalla Commissione elettorale centrale russa.

La tornata elettorale si svolge mentre l’Ucraina e le milizie russe pro-Kiev intensificano anche gli attacchi al territorio russo nel tentativo di creare un clima di insicurezza intorno alla consultazione. In mattinata, secondo il media ucraino Rbc-Ukraine, il voto è stato sospeso a Belgorod a causa di diverse esplosioni. Ma l’ufficio del sindaco ha smentito le voci diffuse da media di Kiev. A San Pietroburgo una giovane donna avrebbe cercato di dare fuoco al seggio con una molotov, secondo quanto riferito da un funzionario della commissione elettorale locale. Nessuno è rimasto ferito. – continua sotto –

Una bomba è esplosa poi davanti a un seggio elettorale in una regione occupata dell’Ucraina, affermano le autorità filorusse del territorio. L’ordigno esploso a Skadovsk, collocato in un bidone della spazzatura, non ha causato vittime. Una commissione elettorale locale ha accusato le truppe di Kiev di aver bombardato due seggi nella parte della regione di Kherson occupata dai russi. In uno dei due seggi, a Brilevka, vi sono dei feriti, riferisce l’agenzia Ria Novosti.

Putin – in riunione al Consiglio di sicurezza russo – ha parlato degli attacchi come del “tentativo di interrompere il processo elettorale e di intimidire le persone, almeno nelle aree di confine con l’Ucraina” da parte del “regime neonazista di Kiev” e della sua “serie di azioni criminali armate dimostrative”.

Poi c’è il fronte cyber, con la Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino (Gur) che ha fatto sapere di aver organizzati attacchi online per disturbare il foto. Secondo fonti del Gur citate da Rbc Ucraina, gli specialisti informatici ucraini avrebbero creato “seri problemi” al sistema di voto elettronico, tra cui il sito mos.ru, sovraccaricando il sistema e provocando guasti. Ma la presidente della Commissione elettorale centrale russa Ella Pamfilova ha bollato il tutto come “fake news”. Il Ministero russo per lo Sviluppo digitale ha in ogni caso riferito che il sistema di voto online “è costantemente sottoposto ad attacchi informatici”, sottolineando che “tutti vengono prontamente respinti”.

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