Suicidi, violenze e rivolte nel carcere di Santa Maria CV: visita di avvocati e associazioni il 15 gennaio

di Redazione

Suicidi, violenze, rivolte e altri episodi gravi quelli verificatisi di recente nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere dove lunedì 15 gennaio, alle ore 10.30, si terrà una visita organizzata su impulso del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli – presieduto dall’avvocato Gianluca Lauro – con il Garante Regionale delle Persone Sottoposte a Misure Restrittive della Libertà Personale, professor Samuele Ciambriello, l’associazione “Nessuno Tocchi Caino” – presieduta da Rita Bernardini, con segretario Sergio D’Elia, tesoriere Elisabetta Zamparutti – ed il Dipartimento Carceri del Movimento Forense – coordinato dall’avvocato Alessandro Gargiulo. – continua sotto –

Parteciperanno anche le Camere Penali di Santa Maria Capua Vetere (presieduta dall’avvocato Alberto Martucci) e di Napoli Nord (presieduta dall’avvocato Antonio Barbato), con il periodico di informazione giuridica “Juris News” diretto dall’avvocato Argia di Donato. Tra gli avvocati partecipanti: Gianluca Lauro, Rosa Cecere, Luigi Ciriello Raffaele Costanzo, Fabiana Lucci, Maurizio Noviello, Antonella Raiola, Vincenzo Improta, Giovanna Perna, Fabio Della Corte, Giovanni Palma, Marco Spena, Francesco Saverio Petrillo, Anna Gargiulo Giuseppe Nespoli, Immacolata Carratore, Camillo Irace.

La visita – a cui prenderà parte l’intero ufficio di presidenza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord – si è resa necessaria, spiegano i promotori, “al fine di valutare, in presenza, le condizioni in cui versa il carcere di Santa Maria Capua Vetere dove il 6 aprile 2020 si consumarono i pestaggi per i quali è tuttora in corso un dolorosissimo processo; purtroppo, da quel nefasto giorno, nulla sembra essere cambiato in meglio, tant’è che dei 68 suicidi in carcere del 2023, ben tre si sono tristemente verificati proprio al ‘Francesco Uccella’, l’ultimo il 20 dicembre 2023”. “Come se non bastasse, il 3 gennaio scorso – continuano – gli organi di stampa hanno titolato ‘Rivolta in carcere’ e lo hanno potuto fare grazie all’ultimo ‘Pacchetto Sicurezza’ che ha aggravato oltre modo la posizione del detenuto, introducendo appunto il ‘reato di rivolta’, ennesima nuova ipotesi di reato”.

“Cosa rimane da fare – si chiedono gli organizzatori della visita – a fronte di una popolazione carceraria presente in cella di oltre 60mila detenuti, per circa 48mila posti disponibili e regolamentari? Cosa rimane da fare a fronte di un esausto corpo di Polizia Penitenziaria che lamenta e registra una carenza in pianta organica di oltre 7.000 unità? Cosa rimane da fare se nel ‘Francesco Uccella’ a fronte di 870 detenuti presenti in cella (per 800 posti regolamentari) sono in servizio solo 11 educatori? Cosa rimane da fare se di carcere si continua a morire per l’assenza del Servizio Sanitario Nazionale? Cosa rimane da fare se i detenuti tossicodipendenti e psichiatrici sono abbandonati nel loro disagio?”. Si cercherà di dare risposta ai quesiti all’esito della visita e nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 13.30 all’uscita dal carcere.

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