Tumori cerebrali, parte in Campania l’Osservatorio per le Neuroscienze

di Redazione

Si è tenuta nella Sala Caduti di Nassirya del Consiglio regionale della Campania la prima riunione dell’Osservatorio per le Neuroscienze presieduto dal professore Giuseppe Catapano, direttore della Neurochirurgia dell’Ospedale del Mare di Napoli. – continua sotto –  

Il saluto del presidente del Consiglio, Gennaro Oliviero (nella foto), ha dato il via ai lavori dell’Osservatorio seguiti dal consigliere regionale Tommaso Pellegrino, chirurgo oncologico dell’Azienda Universitaria Policlinico “Federico II” che insieme a Oliviero e al consigliere Mario Casillo hanno voluto la nascita dell’Osservatorio.

Alla presenza di tutti i Direttori delle Neurochirurgie campane, dei delegati delle tre Università regionali e del rappresentante dell’Istituto Oncologico Pascale, è stato affrontato, innanzitutto, il tema della mobilità extraregionale per i pazienti affetti da tumori cerebrali.

“È ancora troppo alta la percentuale dei pazienti campani affetti da tumore cerebrale che scelgono di curarsi al di fuori della nostra regione – ha dichiarato Pellegrino -. Va evidenziato che i risultati dei trattamenti dei pazienti oncologici in Campania sono allineati ai dati nazionali. Rivolgersi, dunque, a Strutture sanitarie extraregionali rappresenta per le famiglie soltanto un dispendio di energie e di risorse, uno sforzo che non garantisce una migliore qualità di cura. Sono convinto che il contributo dell’Osservatorio grazie allo spessore dei nostri Professionisti sarà particolarmente utile per migliorare le condizioni di cura dei pazienti campani affetti da patologia oncologica cerebrale. La Regione sarà attenta e sensibile alle proposte e alle sollecitazioni che verranno dai lavori dell’Organo tecnico”. – continua sotto –  

“Dall’analisi dei dati ufficiali relativi ai volumi di pazienti dimessi – ha precisato Catapano – è emerso che nel 2022 dei 1098 pazienti, residenti in regione Campania, che hanno ricevuto una diagnosi di tumore cerebrale, 735 (pari al 66,93% del totale) sono stati curati nelle strutture della regione. Gli spunti emersi durante la prima riunione hanno posto le basi per un lavoro impegnativo che con il contributo di eccellenti professionisti crea molte aspettative e continuerà per tutta la durata della legislatura migliorando l’offerta assistenziale, in un campo così delicato ed avanzato, della sanità campana”.

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