Decreto energia, novità per famiglie: bonus carburanti e proroga sconti su bollette

di Redazione

Il Decreto Energia, approvato dal Consiglio dei Ministeri, conta 8 articoli e vara misure per 1,3 miliardi di euro, contiene le principali norme in materia di energia e interventi per sostenere il potere di acquisto e la tutela del risparmio. – continua sotto – 

Tra le novità in arrivo ci sono il bonus carburanti per le famiglie meno abbienti, la proroga per il quarto trimestre dell’anno degli sconti in bolletta per i cittadini a reddito medio basso e l’azzeramento per lo stesso periodo degli oneri di sistema nel settore del gas e dell’Iva ridotta al 5%. Ma anche il ravvedimento operoso per le violazioni in materia di scontrini fiscali. Saltano la proroga per mettersi in regola sulle cripto-attività e i fondi per le supplenze a scuola.

Proroga sconti in bolletta e contributo extra – Il provvedimento che è stato deliberato dal Consiglio dei ministri prevede, dunque, la proroga per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023, del bonus sociale a favore delle famiglie fragili per contrastare gli effetti degli aumenti delle bollette di luce e gas. La misura sarà infatti rafforzata con un contributo extra che sale con il numero dei figli. Sarà l’Arera a determinare il valore del bonus sociale che sarà crescente con il numero dei componenti il nucleo familiare. Per il settore del gas, il testo prevede anche la proroga per l’azzeramento degli oneri di sistema e l’Iva ridotta al 5%, che si applica anche per il teleriscaldamento.

Bonus carburanti – Per aiutare le famiglie più deboli, già beneficiarie della social card, a far fronte all’aumento del prezzo dei carburanti, il provvedimento riconosce un contributo una tantum, per una spesa complessiva per le casse dello Stato di 100 milioni di euro. Il contributo, il cui ammontare sarà stabilito entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto con un provvedimento del Ministero delle imprese e del made in Italy, si dovrebbe aggirare attorno a 80 euro, in sostanza un pieno di benzina. – continua sotto – 

Agevolazioni acquisto casa per under36 – Nel provvedimento è confermata la proroga dei termini in materia di agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under36: la scadenza per le domande viene posticipata di tre mesi dal 30 settembre al 31 dicembre.

Bonus mezzi pubblici – Il governo ha dato il via libera a ulteriori 12 milioni di euro per il 2023 per l’erogazione del bonus abbonamento ai mezzi pubblici. Il fondo di 100 milioni per l’anno in corso, già previsto per il bonus, è esaurito e il decreto aumenta la disponibilità di 12 milioni. Il bonus, di 60 euro, è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento ai mezzi del trasporto pubblico locale, regionale e per il trasporto ferroviario nazionale e può essere richiesto da chi ha un Isee non superiore a 20mila euro.

Cambia sanatoria su scontrini – Cambia invece volto la sanatoria su scontrini, fatture e ricevute fiscali, fortemente contestata nei giorni scorsi. Ci si potrà mettere in regola ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso. Un intervento, fanno sapere dall’esecutivo, che consentirà di salvare 50mila esercizi. Il nuovo decreto energia varato in un consiglio dei ministri lampo, interviene in sostegno soprattutto delle famiglie in difficoltà. I contribuenti che dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023 abbiano commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi potranno dunque rimuoverle mediante il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento deve avvenire entro il 15 dicembre 2023. Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento. – continua sotto – 

Cos’è il ravvedimento operoso – Il ravvedimento operoso prevede che gli errori, le omissioni e i versamenti carenti possano essere regolarizzati eseguendo spontaneamente il pagamento dell’imposta dovuta, degli interessi e della sanzione in misura ridotta. La riduzione della sanzione è pari a:

  • 1/10 di quella ordinaria nei casi di mancato pagamento del tributo o di un acconto, se eseguito entro 30 giorni dalla data di scadenza;
  • 1/9 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il novantesimo giorno successivo al termine;
  • 1/8 del minimo se la regolarizzazione avviene entro un anno dall’omissione o dall’errore;
  • 1/7 del minimo se la regolarizzazione entro due anni dall’omissione o dall’errore;
  • 1/6 del minimo se oltre due anni dall’omissione o dall’errore;
  • 1/5 del minimo se la regolarizzazione avviene dopo la constatazione della violazione, eccetto i casi di mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali;
  • 1/10 del minimo di quella prevista per l’omissione della presentazione della dichiarazione, se questa viene presentata con ritardo non superiore a novanta giorni, oppure a 1/10 del minimo di quella prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione periodica prescritta in materia di imposta sul valore aggiunto, se questa viene presentata con ritardo non superiore a trenta giorni.

Agevolazioni per le imprese energivore – Cambiano a partire dal primo gennaio 2024 i sostegni alle imprese energivore (quelle che hanno un grande consumo di energia elettrica, non inferiore a 1 GWh all’anno). Le aziende energivore hanno delle riduzioni in bolletta degli oneri generali del sistema elettrico. Ma di recente l’Unione europea ha modificato in modo significativo le sue linee guida sugli aiuti di Stato a scopi ambientali. Di qui la necessità di adeguare la normativa italiana a quella europea. Gli oneri delle imprese per il sistema elettrico sono stabiliti nella misura del minor valore fra una percentuale variabile dal 15 all’80% degli oneri per il sostegno delle fonti rinnovabili, e una percentuale fra lo 0,5 e il 3,5% del valore aggiunto lordo dell’impresa. Gli oneri diminuiscono se l’impresa copre almeno il 50% del proprio consumo di energia elettrica da fonti a zero emissioni.

Borse di studio, fondo incrementato – Buone notizie per gli studenti universitari: stanziati oltre 17 milioni di euro per le borse di studio  “Con queste risorse facciamo un passo importante per sostenere il diritto allo studio – spiega il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini al termine della seduta del Consiglio dei Ministri -. Il Fondo integrativo statale di oltre 17,4 milioni di euro andrà a coprire la platea degli studenti idonei. Con questo provvedimento confermiamo che per il Governo il diritto allo studio è una priorità, un diritto che deve essere reale, concreto, fattivo”.

Fondi e risorse – In dettaglio, degli oltre 17,4 milioni di euro, 7,5 milioni saranno finanziati dal Ministero dell’Economia, mentre i restanti 10 milioni sono risorse recuperate dal Ministero dell’Università e della Ricerca da finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e di resilienza che gli Enti regionali non hanno potuto utilizzare. Il Fondo statale permetterà di assegnare le borse di studio precisamente a 4.947 idonei non beneficiari per i corsi di studio universitari e per le istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (Afam) per l’anno accademico 2022-2023.

Il patto anti-inflazione –  Agli interventi previsti dal decreto si affiancherà, sempre a partire dal primo ottobre, il patto anti-inflazione, promosso dal ministro Adolfo Urso, che sarà firmato il 28 settembre da gruppi della grande distribuzione e della produzione e che si concretizzerà in un paniere di prodotti di prima necessità e per l’infanzia a prezzi calmierati.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico