Alluvione in Libia, missione di soccorso dei Vigili del Fuoco italiani

di Redazione

E’ operativo a Derna il contingente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco inviato, sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile, nella città libica colpita dall’uragano Daniel. Il team composto da 33 vigili del fuoco, tra cui esperti in soccorso acquatico, operatori Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico), Tast (Team Supporto Assistenza Tecnica), Tlc (Telecomunicazioni) e un esperto in Comunicazione in emergenza, sono al lavoro per operazioni di ricerca e soccorso lungo il fiume Wadi Derna. – continua sotto –

“Continua l’impegno dei vigili del fuoco italiani nello scenario emergenziale libico, dopo le inondazioni e gli allagamenti dei giorni scorsi. – dichiara il capo dipartimento, prefetto Laura Lega – Nell’immediatezza dell’evento, abbiamo inviato un ristretto team di osservatori nei luoghi colpiti, per una prima valutazione degli interventi di aiuto, ricerca e soccorso da organizzare”.

Mercoledì 13 è partito dall’aeroporto di Pisa, con tre aerei dell’Aeronautica Militare, il primo contingente Vigli del Fuoco, composto da 12 soccorritori acquatici, 12 unità del team Tast (Squadre di supporto e assistenza tecnica) 4 unità Nbcr, 2 unità Tlc (Telecomunicazioni) e una Coem (Comunicazione in Emergenza). L’ultimo velivolo è atterrato in Libia nella giornata di giovedì. Trasportati dalla Marina Militare anche un migliaio di posti letto (brandine etc.) dal Centro Assistenziale di Pronto Intervento (Capi) di Potenza.

Il personale sta operando, nella zona di Derna, con professionalità e rapidità in un contesto territoriale molto complesso e compromesso a seguito del disastro causato dal crollo delle due dighe libiche. “Il Dipartimento dei Vigli del Fuoco, in costante contatto con il Dipartimento Protezione Civile, sta seguendo l’evolversi della situazione – continua il prefetto Lega – per adeguare il dispositivo di soccorso alle esigenze, che mutano in relazione agli scenari emergenziali in atto, calibrando l’eventuale invio di personale e mezzi specifici e necessari sul posto”.

Intanto, a fronte delle 10mila vittime dichiarate dalle agenzie umanitarie ufficiali come la Mezzaluna Rossa libica, la nuova drammatica stima di 20mila morti è del direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Mazi, citato dal quotidiano britannico Guardian, mentre gli aiuti internazionali cominciano a poco a poco ad arrivare sul posto. Il mare continua a restituire i cadaveri delle vittime, riversi nelle strade, ma ci vorrà tempo perché un bilancio ufficiale sia confermato. IN ALTO IL VIDEO

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