Aversa, sventata l’evasione del killer di Giuseppe Turco davanti ospedale

di Redazione

Aversa (Caserta)Anass Saaoud, il ventenne di origini marocchine, assassino reo confesso di Giuseppe Turco, il 18enne di Villa Literno ucciso a coltellate lo scorso 29 giugno a Casal di Principe, avrebbe simulato un malessere per tentare di evadere, con la complicità di conoscenti, durante il trasporto dal carcere all’ospedale. – continua sotto –  

Sono in corso indagini sull’episodio avvenuto lo scorso 29 luglio, come rende noto il sindaco Osapp di Polizia Penitenziaria. Da quanto si apprende, il detenuto aveva simulato un malessere, dichiarando al personale sanitario del carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove è rinchiuso, di aver ingerito della candeggina; situazione che richiedeva il trasporto in ospedale per accertamenti e che, probabilmente, il giovane riusciva a comunicare in qualche modo a parenti e amici, forse tramite qualche telefono cellulare introdotto illegalmente nell’istituto di pena, come dimostrano i continui sequestri di tali apparecchiature nel corso dei continui controlli interni.

Così un’ambulanza del 118, scortata dalla Penitenziaria, lo conduceva al “Moscati” di Aversa. All’arrivo al Pronto soccorso il mezzo sanitario veniva circondato da un gruppo di dieci-quindici persone in attesa del detenuto. Non conoscendo le possibili conseguenze che potevano insorgere, il capo scorta, sentito il comando, disponeva l’immediato rientro in carcere.

“L’episodio – commenta il segretario regionale dell’Osapp, Vincenzo Palmieri – è emblematico per comprendere i rischi derivanti dai facili ricoveri, cosiddetti ‘a vista’, nonché dal pericolo dell’utilizzo illecito dei cellulari nell’ambito penitenziario, tant’è che più volte abbiamo segnalato la poca collaborazione tra amministrazione e sanità, quest’ultima fallimentare nel sistema penitenziario. Un plauso al comandante del nucleo operativo, dottor Francesco Serpico, e a tutto il personale di scorta operante”. – continua sotto –  

L’omicidio di Giuseppe Turco – Una ragazza contesa alla base dell’omicidio avvenuto, nella serata del 29 giugno, a Casal di Principe, nel Casertano, dove Giuseppe Turco, di Villa Literno, appena 18enne, è stato ucciso a coltellate da un altro ragazzo, 20enne, arrestato dai carabinieri della locale compagnia, coordinati dalla Procura di Napoli Nord. Il 20enne, Anass Saaoud, reo confesso – di origini marocchine, idraulico, residente a Casal di Principe – ha raccontato che ci sarebbe stata una rissa, nella quale sono rimaste coinvolte più persone, e che, per difendersi, ha estratto il coltello con il quale ha colpito Turco. A provocare la lite sarebbe stato l’arrivo della ragazza all’esterno di un bar di piazza Villa, dove c’erano sia l’aggressore che la vittima. Sembra che in passato la ragazza era stata legata sentimentalmente alla vittima per poi instaurare una relazione con il 20enne.

Subito dopo l’omicida è fuggito ma è stato immediatamente rintracciato grazie alle testimonianze dagli amici della vittima, i quali hanno riferito che già in passato i due si erano scontrati sui social per lo stesso motivo. Il luogo dove è avvenuto il delitto è controllato da alcuni sistemi di videosorveglianza, le cui immagini però non hanno dato un contributo rilevante agli inquirenti. Turco, che avrebbe compiuto 18 anni il prossimo ottobre, è stato ucciso da diverse coltellate, almeno otto. Il ventenne fermato, che deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario, qualche anno fa era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di un’arma da fuoco davanti a un negozio e per questo era stato denunciato per porto d’arma da sparo abusivo in luogo pubblico. Turco, invece, era incensurato.

Nella foto, da sin. Turco e Saaoud

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