Napoli, auto esplosa in Tangenziale: è morta la ricercatrice

di Redazione

Non ce l’ha fatta Maria Vittoria Prati, la ricercatrice rimasta vittima con un tirocinante dell’incidente avvenuto venerdì scorso sulla Tangenziale, in cui è esplosa l’auto prototipo Polo Wolkswagen SaveLife.

La donna, morta dopo quattro giorni di agonia, era arrivata all’ospedale Cardarelli con il 90 per cento di ustioni sul corpo. A confermare il decesso è il professor Romolo Villani, primario del reparto Grandi ustionati del Cardarelli. Intanto, restano gravissime le condizioni di Fulvio Filace, il 25enne, laureando in Ingegneria Meccanica, che era a bordo dello stesso veicolo.

Sul fronte delle indagini oggi un dirigente del Cnr è stato ascoltato dagli inquirenti. La Procura ha anche disposto il sequestro di una vettura gemella a quella andata distrutta, una Volkswagen Polo Tdi: prototipo utilizzato anch’esso nell’ambito di un progetto denominato “Life-Save” finalizzato a testare la possibilità di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’ambiente.

A determinare la potente deflagrazione, che solo per fortuna non ha coinvolto altre auto, sarebbero state delle bombole il cui contenuto, al momento, rimane ignoto. A chiarire ogni elemento sarà una relazione dei vigili del fuoco.

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