Mazzette per reclutamenti in Forze Armate: in carcere due sottufficiali, indagati anche genitori dei candidati

di Redazione

I militari del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri hanno eseguito nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento, sei misure cautelari personali nei confronti di sottufficiali e un ufficiale dell’Aeronautica militare e di un dipendente del ministero della Pubblica istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati. – continua sotto –  

I provvedimenti sono stati emessi dall’Ufficio del Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a seguito di indagini dalle quali è emerso che i due sottufficiali, entrambi in servizio al 32° Stormo di Amendola – in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati – sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento di forze armate e forze dell’ordine. Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale della Guardia di finanza, nonché un sottufficiale dell’Aeronautica militare in congedo.

Nel corso della stessa attività d’indagine, su delega della Procura di Foggia, a novembre scorso sono state eseguite alcune perquisizioni domiciliari, in uffici e abitazioni di alcuni indagati, durante le quali erano state sequestrate somme di denaro contante per circa 215mila euro, nonché orologi di valore ed altre utilità, ritenuto provento dell’attività illecita. Da segnalare la condotta dei due sottufficiali gravati da misura che seguivano i concorsi degli aspiranti sin dalle prime battute e ne curavano anche la preparazione. Nell’abitazione di uno dei soggetti gravati da misura, infatti, si tenevano vere e proprie lezioni tese alla preparazione con altrettante simulazioni, attinenti prove concorsuali e colloqui di psicologia, ritenuti fondamentali per il superamento del concorso.

Entrambi i due sottufficiali attraverso i propri contatti ed in cambio di utilità, sfruttando e vantando relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio addetti al reclutamento, in cambio di indebite corresponsioni di denaro, sarebbero riusciti a fornire alcune prove concorsuali in anticipo circa relativi a prove di concorsi di specializzazione e o intercedere riguardo le votazioni di taluni esami ambito prove fisiche o ancora in occasione di visite mediche necessarie ad attestarne la idoneità fisica. – continua sotto –  

La gestione e la riscossione del denaro avveniva per mano di due sottufficiali dell’Aeronautica (gravati dalla misura), i quali ricevevano dai genitori dei candidati (questi ultimi non sempre a conoscenza del pagamento per il superamento delle prove concorsuali), cui venivano fornite garanzie circa il superamento delle procedure concorsuali, una corresponsione di denaro variabile in base alla tipologia di concorso e alla prova concorsuale da sostenere, di cui il saldo finale, invece, veniva corrisposto al termine delle pubblicazioni della graduatoria.

Per due sottufficiali è stata disposta la misura cautelare in carcere, per un altro sottufficiale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per i restanti soggetti, a vario titolo, obbligo di dimora nel comune di residenza, misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici e servizi per la durata di quattro mesi. IN ALTO IL VIDEO

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