Trentola Ducenta, 200mila euro dalla Regione per recupero immobile confiscato

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – L’Amministrazione comunale di Trentola Ducenta ha ottenuto un finanziamento di ben 200mila euro nell’ambito del Programma regionale diretto alla realizzazione di azioni finalizzate al recupero e alla rifunzionalizzazione di beni immobili confiscati alla malavita. – continua sotto –

È stato premiato, dunque, il progetto “Le Cure che Nutrono”, attraverso il quale l’Amministrazione di Trentola Ducenta intende destinare un immobile confiscato alla criminalità per la realizzazione di un progetto capace di creare effetti sul territorio in termini di inclusione sociale e lavorativa delle persone appartenenti alle fasce deboli e a rischio di esclusione e marginalizzazione, e di contribuire alla crescita culturale e sociale, attraverso quattro attività/servizi: Centro cottura con finalità di inclusione sociale e lavorativa; Mensa  sociale con finalità di inclusione sociale; Nurturing Care con finalità educative, culturali e sociali; Atelier Care con finalità educative, culturali e sociali destinato alla fascia di età dai tre ai quattordici anni.

Il progetto, realizzabile con il  recupero di un bene confiscato alla criminalità, avrà quali destinatari ragazzi/e con sindrome down ed autistica, donne sole, anziani soli, minori dai tre ai quattordici anni. “Un progetto – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Giovanna Mazzitelli –  che nasce anche grazie alla  collaborazione di realtà sociali del territorio (Corpo soccorso Emergency, associazione Cibo sociale, associazione Wake up, associazione Re Heart, associazione Capodarco, associazione Contesti differenti e A.F.F.A), con la collaborazione dei parroci delle chiesa San Michele e San Giorgio, e con la collaborazione dei dirigenti della scuola dell’Infanzia e Primaria e della scuola Secondaria di primo grado, che ringrazio per la loro disponibilità e sensibilità”.

Soddisfatto per il finanziamento ottenuto il sindaco Michele Apicella. “La nostra proposta progettuale – afferma il primo cittadino – nasce da un’attenta analisi del fabbisogno del territorio di Trentola Ducenta, che ha raggiunto una popolazione di 22mila abitanti. Purtroppo, abbiamo constatato che negli ultimi anni è sempre più crescente il numero di minori con disabilità, di minori devianti, di donne sole, donne vittime di violenze ed anziani soli. Ogni giorno, infatti, ai servizi sociali del territorio arrivano richieste di aiuto per ragazzi con sindrome Down o Autistisca/Spettro autistico, che usciti dal circuito dell’istruzione, si ritrovano emarginati perché vissuti dalla società come un errore del sistema genetico ed incapaci di essere inseriti nel mondo del lavoro. Gli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso la nostra proposta progettuale per fortificare la risposta del servizio sociale al fabbisogno territoriale, è la realizzazione di un modello di innovazione sociale che tende a porre in essere attività/servizi sociali che prevengano e riducano il forte rischio di  esclusione e emarginazione sociale di soggetti appartenenti alle fasce più deboli (disabili, donne vittime di violenza, anziani soli e altro), attraverso la costituzione e il rafforzamento delle reti territoriali dei servizi, favorendo l’inclusione sociale e lavorativa”.

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