Carinaro, allarme furti: Barbato chiede assemblea pubblica. In paese aleggia sospetto di un “basista”

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – Un’assemblea pubblica per discutere della grave fenomeno dei furti che negli ultimi mesi si sta intensificando sul territorio di Carinaro. A chiederla al sindaco Nicola Affinito è Giuseppe Barbato, ex vicesindaco e attivista in campo sociale e parrocchiale, che si fa portavoce dei disagi che sta subendo la cittadinanza. – continua sotto –  

Dalle abitazioni private, alle scuole, fino agli uffici pubblici, nessuno è più tranquillo, non solo a Carinaro ma nell’intero agro aversano. Nel giro di poche settimane, solo nell’abitato carinarese, si sono registrati diversi furti, o tentati, in appartamenti, soprattutto nella zona di via D’Annunzio dove addirittura, durante la serata della gara di Champions tra Napoli e Milan, due banditi si introdussero in una casa al primo piano di un condominio rovistando in camera da letto mentre i proprietari erano in salotto davanti alla tv; solo le urla di quest’ultimi li fecero desistere e scappare.

Nella stessa strada, pochi giorni dopo, con tanto di fiamma ossidrica, ignoti scassinarono una cassaforte in casa di una vedova, portando via gioielli e preziosi. E sempre in via D’Annunzio, qualche sera fa, un tentato furto in un appartamento al primo piano di una palazzina mentre i proprietari erano assenti poiché impegnati in un ricevimento; in quel caso i ladri scapparono dopo essere stati notati dai vicini. Tra le “vittime” anche la scuola primaria di via Manzoni dove, durante la notte dello scorso 23 maggio, furono portati via computer e attrezzature per la didattica.

Sull’allarme è intervenuto, di recente, lo stesso sindaco Affinito, ribadendo la necessità di rinforzi nell’organico delle forze dell’ordine che, sul territorio aversano, è gravemente sottodimensionato. Intanto, l’impressione è quella che i ladri, nella gran parte dei casi, conoscano bene “l’obiettivo” da colpire, ossia orari, abitudini e impegni dei proprietari delle abitazioni. Da qui il sospetto che in paese ci sia un “basista”, una “gola profonda” che fornisca loro informazioni. Ecco perché molti cittadini cominciano a stare attenti a rivelare, anche a persone che sembrano insospettabili, cosa detengono in casa o se sono fuori per qualche evento o festività. Un modo per prevenire che, tuttavia, pregiudica la qualità della vita dei residenti. Occorre, pertanto, un intervento serio del Governo centrale che, una volta per tutte, ascolti le istanze dei sindaci, quelle che gli stessi avanzano oramai da anni alla Prefettura, rimanendo puntualmente disattese, e rinforzi gli organici, e di conseguenza i controlli, delle forze dell’ordine.

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