Aversa, in Consiglio la maggioranza è risicata ma c’è. Scontro su variazione bilancio

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Maggioranza risicata, ma compatta in aula per lo svolgimento di una seduta di Consiglio comunale con all’ordine del giorno una variazione di bilancio milionaria legata a progetti che, di fatto, sono addirittura già in via di realizzazione, l’urbanistica e una serie di debiti fuori bilancio. – continua sotto –

Si preannunciava una seduta infuocata è così è stato, con una durata “fiume” che in tarda serata non era ancora terminata con appena due punti argomenti discussi. Il Civico consesso, su iniziativa del vicesindaco Marco Villano, è stato, tra le altre cose, chiamato a decidere su: concessione in comodato d’uso gratuito dell’ex carcere mandamentale di via Filippo Saporito al Ministero della Giustizia per ospitarvi la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord; il rinnovo della concessione per il convento di San Lorenzo all’università Vanvitelli per il dipartimento di Architettura; la ratifica della variazione di bilancio per i Pics (Programmi Integrati Città Sostenibili); permesso in deroga a realizzare bioparco in via della Repubblica; permesso in deroga all’università Vanvitelli per la realizzazione di laboratori sempre in via della Repubblica.

Non meno importante la nomina del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti che l’ultima volta fallì per mancanza del numero minimo di voti, ossia 13 e il riconoscimento di ben sei debiti fuori bilancio. Ad essere eletto il commercialista Aldo Pellegrino di Mondragone, che ricopre la stessa carica anche presso l’amministrazione provinciale di Caserta.

I lavori del Consiglio erano iniziati con una dura polemica sulla gestione dei lavori consiliari tra il presidente dell’assemblea, Roberto Romano e il suo predecessore Carmine Palmiero. In tema di interrogazioni e mozioni, poi, approvata, con l’astensione delle opposizioni, una proposta di alcuni consiglieri (primo firmatario Federica Turco di “Noi Aversani”) relativa all’autonomia differenziata. – continua sotto –

Le ostilità sono iniziate quando si è trattato di approvare una variazione di bilancio che ha previsto lo spostamento delle somme (6 milioni e 800mila euro) destinate al recupero di Palazzo della Salute con tanto di Rsa a favore del recupero di piazza Marconi (2 milioni e 800mila) e della Casa del Fascio (2 milioni), le luci artistiche per i monumenti e il restyling del giardino di Palazzo Orineti. A illustrare, in maniera critica questa scelta è stato Giuseppe Stabile di “Progetto Democratico per Aversa”. Sulla stessa scia la consigliera comunale Eugenia D’Angelo del Pd sponda opposizione. Entrambi hanno posto l’accento sull’anomalia di spendere ben 2 milioni per la Casa del Fascio che il Comune aveva acquistato per 600mila euro ed è rimasto invenduto quando proprio il Comune, qualche anno fa, aveva deciso di alienarlo per poco meno di un milione di euro. Anche per l’altro consigliere Dem di opposizione Paolo Santulli si è fatta una scelta che non può essere condivisibile abbandonando il padiglione “Leonardo Bianchi” ad un inesorabile oblio. Evidenziati dagli intervenuti “uno spreco che a casa nostra, da buon padre di famiglia, non avremmo fatto”.

Per la maggioranza, oltre al consigliere comunale Mariano Scuotri, è intervenuto il sindaco Alfonso Golia che ha respinto le accuse di voler abbandonare il padiglione “Leonardo Bianchi” all’interno dell’ex ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena”, tanto che è stato dato vita ad un tavolo con oltre quaranta realtà associative con l’intento di recuperare e valorizzare questo immobile che fa parte della storia di Aversa, “Città della Follia” con i suoi due manicomi. Golia ha rigettato le accuse di non avere una visione della città sottolineando “come tutti questi impegni di recupero mirino proprio a valorizzare e rendere appetibile Aversa. Noi non abbiamo cancellato il recupero del Leonardo Bianchi, ma solo rinviato con i progetti Pics 2021- 2027 avendo anche già il progetto pronto”.

Il sindaco ha respinto anche le accuse della consigliera D’Angelo, secondo la quale certe opere vengono fatte per aiutare singoli privati e non la collettività. In una discussione interminabile sono intervenuti anche il consigliere del “Gruppo per Aversa” Luigi dello Vicario dall’opposizione e Vincenzo Cesario Angelino del Partito Democratico sponda maggioranza. Non è mancato l’intervento della “mente” della scelta, il vicesindaco Marco Villano, super assessore con le sue deleghe a Lavori Pubblici, Urbanistica, Patrimonio e Viabilità, che ha difeso quanto fatto dall’amministrazione. IN ALTO IL VIDEO

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