Trentola Ducenta, la maggioranza Apicella: “Risaniamo conti dopo i guasti del passato”

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – «Il nostro impegno per un’azione di risanamento dei conti per far fronte ai “guasti” del passato». Così, in una nota, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Apicella replica alle recenti dichiarazioni del consigliere di opposizione Cantile. – continua sotto –  

«Esternazioni sconcertanti, fuorvianti e irrispettose – proseguono dall’amministrazione – anche nei confronti dei cittadini che lo stesso Cantile chiama a raccolta, in quanto tendenziali a far emergere in modo completamente diverso i reali fatti di gestione. Per evitare, quindi, il diffondersi di notizie distorte e per scongiurare il pericolo che qualche cittadino, meno attento alle vicende politiche, possa essere indotto a conclusioni infondate – anche se ormai la cittadinanza ha imparato a conoscere i propri interlocutori – abbiamo ritenuto doveroso intervenire per fare la massima chiarezza, trattandosi di una materia delicata qual è quella del bilancio comunale».

«Ciò che va subito chiarito, e che il consigliere Cantile si guarda bene dal fare, è che il Comune di Trentola Ducenta è oggetto, da oltre due anni, di un’attività istruttoria da parte della Corte dei conti, tesa ad accertare irregolarità contabili commesse negli anni dal 2015 al 2019. Da tale attività è emersa una serie di squilibri che, prontamente, con una vera “operazione verità”, la nostra Amministrazione evidenzierà nel redigendo piano di riequilibrio finanziario. Per cui, il consigliere Cantile, se proprio avesse voluto impelagarsi in un’analisi seria e trasparente della situazione finanziaria del Comune, avrebbe dovuto mettere in rilievo che la nostra Amministrazione sta ponendo rimedio a “guasti” del passato e che la stessa operazione di stralcio, e non di cancellazione, dei famosi 8 milioni di euro di residui attivi fa parte di questo lavoro di qualificazione, nel rispetto delle norme, dei fatti contabili e, quindi, gestionali. Parliamo, infatti, di crediti la cui maturazione è avventa oltre un quinquennio fa, per i quali i principi contabili di legge (punto 9.1. allegato 4/2, del D. Lgs 118/2011) ci chiedono di procedere con l’eliminazione dalla contabilità finanziaria e la trascrizione nel patrimonio del Comune, al fine di proseguire le attività di recupero. Attività che, costantemente, la società di riscossione Publiservizi sta portando avanti».

«Ancora più gravi e strumentali appaiono le affermazioni del consigliere Cantile alla luce del fatto che tutto ciò è trascritto, in modo puntuale, nella relazione di Giunta al rendiconto, di cui lui è venuto a conoscenza dopo la pubblicazione e la messa a disposizione degli atti. È bene anche chiarire che oggi l’unico percorso da fare è solo quello di redigere il piano di riequilibrio in modo tale da farvi rientrare tutti gli squilibri dell’Ente, al fine di introdurre le necessarie ed obbligatorie procedure di risanamento, da attuarsi nel corso della durata del piano. Nei 90 giorni che la norma concede per la redazione del piano, qualsiasi azione e/o procedura è sospesa. Null’altro, oltre questo, oggi ci è chiesto dalle norme e dalla stessa Corte dei conti».

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