“La Polacca Aversana patrimonio dell’Unesco”: Pollini lancia l’idea

di Redazione

Aversa (Caserta) – Dopo essere intervenuto a difesa dei prodotti dell’enogastronomia aversana che rischiano di essere sottratti alla città depauperando il suo patrimonio culturale e identitario, Maurizio Pollini, dirigente di Confesercenti Campania, continua la sua opera di difesa delle eccellenze del territorio da tentativi di sottrazione che avvengono di continuo. – continua sotto –

“La mozzarella, il vino asprinio e ultimamente anche la polacca – afferma Pollini – sono bontà enogastronomiche che non solo richiedono impegno e lavoro per accentuarne la valorizzazione e la diffusione ma reclamano anche un’attività di difesa dell’identità culturale a cui appartengono e cioè quella di Aversa. La polacca, ad esempio, è un dolce che nasce nella prima Contea Normanna e che come tale deve costituire motivo di vanto e anche di attrattiva, che va veicolato sviluppando sinergie e collaborazioni nell’ottica di una crescita economica, sociale e culturale della città”.

Come fare tutto ciò? “Semplice. – risponde Pollini – Applicando anche a questo contesto quella che è stata la mia filosofia di vita e cioè sviluppare sinergie e creare rete; fare squadra. Tutti i soggetti in campo devono, dunque, remare in un’unica direzione. Ma quali sono i soggetti in campo? Innanzitutto i produttori, poi la buona politica e ancora le altre istituzioni coinvolte nel processo di valorizzazione di prodotti tipici. Penso a realtà economiche del Nord Italia che hanno saputo sviluppare questo tipo di discorso e che oggi si presentano al mondo sotto forma di consorzi. Un esempio lo abbiamo anche nelle nostre zone: quello del Consorzio della mozzarella di bufala Dop. L’idea è quella di mettere insieme tutti i produttori della polacca aversana, e ad Aversa sono tanti, e tutti di qualità, per poter stilare un disciplinare da sottoporre poi al Ministero competente e creare, preliminarmente, un’associazione di produttori che porti avanti la richiesta di un riconoscimento di tipicità, quale può essere l’Igt, il Dop o altro ancora, che si andrà a concordare con le Istituzioni preposte”. “Ma la prima cosa – sottolinea Pollini – è fare squadra come non è mai avvenuto prima in città. Abbandonare, quindi, ogni personalismo per poter poi andare tutti insieme alla ricerca e al conseguimento dell’obiettivo”.

La polacca ad Aversa nasce oltre 100 anni fa e, ormai, è diventato un dolce che gli aversani, e non solo, apprezzano moltissimo, “ma ciò – continua Pollini – non è sufficiente, abbiamo l’obbligo di portare al di fuori delle mura cittadine questo prodotto e lo dobbiamo fare nel miglior modo possibile, legandolo anche alla cultura, alle bellezze monumentali e a tutto ciò che fa parte della storia cittadina”. – continua sotto –

“Sarebbe bello – auspica il dirigente di Confesercenti – far diventare Aversa la ‘Città della Polacca’ oltre che della mozzarella, del vino asprinio e di tante altre prelibatezze che si producono da noi. Tutto ciò sarebbe sicuramente volano di sviluppo economico e attrattore per tutti coloro che arrivano nella nostra regione e nella nostra provincia, per visitare, ad esempio, la Reggia di Caserta, la Reggia di Carditello, per recarsi presso centri commerciali o outlet di richiamo o verso parchi a tema già esistenti o che stanno per nascere. Insomma, Aversa deve diventare una tappa obbligata per chi decide di visitare la nostra regione e ciò può avvenire soltanto se si valorizzano le numerose prelibatezze enogastronomiche se si pubblicizzano le numerose bellezze monumentali, se si veicola all’esterno la storia millenaria della nostra città”.

“Il sogno? Sarebbe – è un altro auspicio, ancora più ambizioso, di Pollini – far diventare la polacca di Aversa patrimonio dell’Unesco, come già avvenuto per altre bontà culinarie ed enogastronomiche. Un sogno? Chissà! Lavorando tutti insieme credo che potremmo vederlo realizzato”.

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