Aversa, caso dehors: tante chiacchiere in Consiglio, ma pochi fatti

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Tante parole, ma poche concrete, per cercare di risolvere la vicenda dei dehors e dell’occupazione di suolo pubblico da parte dei locali di somministrazione, in occasione della seduta di Consiglio comunale in programma ieri pomeriggio. – continua sotto –  

A portare il tema in aula i consiglieri di opposizione dopo i numerosi sequestri di dehors e le contravvenzioni per occupazione di suolo pubblico. A sottolineare l’importanza dell’argomento la presenza in aula di tutti i consiglieri comunali. I richiedenti hanno ricordato che «dal 1 gennaio 2023 l’Amministrazione comunale ha avviato una serie di controlli che hanno portato alla rimozione dei tavolini, sedie e ombrelloni (ove presenti) delle occupazioni di suolo pubblico e il sequestro di diversi dehors nelle strade principali della città di Aversa e che le attività commerciali sottoposte a controllo avevano richiesto, nella quasi totalità dei casi, il rinnovo dei permessi per l’occupazione di suolo pubblico, richieste alle quali il Comune non ha dato alcun riscontro».

Da considerare anche che, in taluni casi, le attività commerciali coinvolte, sopravvivevano grazie all’installazione di sedute e in alcuni casi al funzionamento dei dehors adiacenti ai locali dedicati alla ospitalità degli avventori». Dall’amministrazione si è evidenziato che, proprio nella giornata di mercoledì, la giunta comunale ha dato agli uffici gli indirizzi per il rilascio di autorizzazioni per i dehors e per l’occupazione di suolo pubblico. Indirizzi evanescenti per le opposizioni.

Ad intervenire il sindaco Alfonso Golia e i consiglieri Carmine Palmiero, Paolo Santulli, Gianluca Golia, Federica Turco, Luigi Dello Vicario, Mariano Scuotri, Eugenia D’Angelo, Vincenzo Angelino, Clotilde Criscuolo, Francesco Di Palma e Giuseppe Stabile. In particolare, quest’ultimo ha evidenziato come la situazione sia particolarmente grave, tenuto conto che si sono create delle disparità di trattamento come, a suo dire, ha riconosciuto lo stesso comandante della polizia locale. Infatti, anche altri locali, tanti, oltre a quelli oggetto di controlli e sequestro non sarebbero a norma, solo che non hanno subito la verifica degli agenti.

Sull’argomento da registrare anche l’intervento dell’assessore all’Urbanistica, il vicesindaco Marco Villano, che ha cecato di fare chiarezza tra le diverse modalità di occupazione rivendicando anche la redazione di una bozza di regolamento con la quale si vuole lanciare segnali precisi come quello di poter occupare gli stalli di sosta o di poter utilizzare i marciapiedi.

Proprio a proposito di occupazione degli spazi blu, il dirigente Giovanni Gangi aveva ipotizzato che si dovesse pagare la sosta alla Publiparking mentre Villano ha ribadito che il contratto con quest’ultima prevede la possibilità di sottrarre alla sosta il 10% degli stalli e il pagamento di una somma di 350 euro annue per stallo.

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