Giugliano, bancarotta e riciclaggio con società “clone”: sequestrati beni a due imprenditori

di Redazione

A seguito di un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura di Napoli Nord, delegata alla Guardia di Finanza di Giugliano in Campania, è stato eseguito nei confronti di V. V. e V. R. – imprenditori nel campo di mobili ed illuminazione per la casa – un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di una società tuttora operante nello stesso ambito merceologico, di un autocarro e di una autovettura. – continua sotto –

La misura cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, riguarda ipotesi di bancarotta fraudolenta, documentale e distrattiva. Accertate plurime operazioni dolose – consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per complessivi 495.014,92 euro – generando, di conseguenza, un progressivo accumulo di debiti e cagionando lo stato di decozione della società. Contestate anche ipotesi di autoriciclaggio, avendo gli imprenditori avviato ulteriori società con lo stesso oggetto sociale della fallita e con gli stessi beni strumentali.

In particolare, dalle investigazioni è emerso che gli indagati hanno condotto nel tempo sempre la stessa attività imprenditoriale, servendosi allo scopo di diverse società “clone” appositamente costituite in costanza dello stato di decozione della società con la quale stavano operando in quel momento. Il passivo accertato è pari a circa 715 mila euro nei confronti dei creditori, dei quali oltre 495mila euro dovuti all’erario. Agli indagati – amministratori di fatto ed a quello di diritto – è stato anche notificato un avviso di conclusione delle indagini.

L’indagine, come spiega in una nota il procuratore Maria Antonietta Troncone, “si innesta in un serrato filone investigativo avviato dalla Procura di Napoli Nord su gravi episodi di bancarotta e riciclaggio ad opera di imprenditori che hanno società con sede in questo territorio”.

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