Aversa, standard urbanistico: il Condominio Santa Lucia batte il Comune in giudizio

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Sconfitta del Comune sugli standard urbanistici, croce e delizia delle ultime amministrazioni comunali. – continua sotto –

Il Condominio Santa Lucia, ubicato nell’omonima strada, si era visto contestare il possesso di poco meno di duemila metri quadrati di suolo che erano di proprietà del Comune, in quanto ceduto quale standard urbanistico in seguito al rilascio delle concessioni edilizie per l’edificazione dei fabbricati. Nel 2015 il Comune di Aversa ingiungeva al Condominio Santa Lucia il rilascio del suolo in questione.

Il condominio impugnava l’ordinanza del comune davanti al Tar che accoglieva l’ordine di ripristino dello stato dei luoghi, ma dichiarava il difetto di giurisdizione in relazione all’ordine di sgombero. A questo punto, il Condominio citava, davanti al Tribunale di Napoli Nord, il Comune di Aversa per vedere riconosciuta la carenza assoluta di potere del Comune di Aversa in relazione allo sgombero.

I giudici aversani hanno ribadito che l’area in questione rientra nel patrimonio disponibile, con la conseguenza giuridica che il Comune non avrebbe potuto esercitare l’autotutela amministrativa ed il recupero del bene avrebbe dovuto seguire le vie contrassegnate dagli strumenti giurisdizionali ordinari. – continua sotto –

Quella degli standard urbanistici è una situazione che si trascina da anni con omissioni a diversi livelli nel passato più o meno recente tanto che è intervenuta, appena qualche anno fa, la Corte dei Conti che ha condannato diversi dirigenti e amministratori.

Solo dopo questo allarme venuto dalla magistratura contabile si è iniziato a prendere in considerazioni queste decine e decine di aree che il Comune dovrebbe destinare a servizi di pubblica utilità, ma che sempre più spesso vengono dimenticati diventando il regno di topi e rettili o, nel migliore dei casi, rimangono in possesso dei privati che li cedono solo sulla carta e ne acquisiscono la proprietà per usucapione grazie al possesso incontrastato per almeno venti anni. Nel caso in questione, ad esempio, i condomini del parco Santa Lucia ne hanno usufruito per trenta anni senza avere alcuna noia. In questa stessa situazione vi sono diverse altre aree. – continua sotto –

Solo con l’amministrazione guidata dal compianto Giuseppe Sagliocco si è registrato un cambio di tendenza sotto la spinta della magistratura contabile e l’attivismo del dirigente del settore dell’epoca, il comandante della polizia municipale di allora, Stefano Guarino, che diede vita ad una vera e propria caccia che ha portato al sorgere in città di numerose aree con il cartello di area standard comunale adibite a parcheggio, spesso divisi a metà con proprietà private i cui proprietari, in precedenza, li avevano inglobati nelle loro proprietà. Manca, però, ad oggi, nonostante i proponimenti dell’attuale amministrazione, un regolamento, approntato da tempo arenato nelle sabbie mobili delle commissioni consiliari.

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