Aversa, standard di Via Montale: Tar dà ragione al Comune e condanna ricorrenti

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – Il Tar continua a dare ragione all’amministrazione comunale sugli standard urbanistici. Ultimo caso riguarda il titolo edilizio che sanciva l’obbligo di cessione di uno standard in via Montale, mai adempiuto. – continua sotto –

Accogliendo le eccezioni degli avvocati del Comune, Giuseppe Nerone e Domenico Pignetti, e condannando alle spese i ricorrenti, che verranno recuperate anche tramite l’agente della riscossione, il tribunale amministrativo ha richiamato la tesi giurisprudenziale secondo cui sussiste “la giurisdizione del giudice ordinario nel caso il privato contesti l’ordinanza di sgombero perché rivendica la proprietà del bene e rileva l’illegittimità della stessa per assenza delle caratteristiche di demanialità o d’indisponibilità del bene conteso”.

Passando al merito, i legali dell’Ente sottolineano che l’area di via Montale fu trasferita al Comune di Aversa con atto di cessione a titolo gratuito – entrando a far parte del patrimonio indisponibile del Comune – e che, ciò nonostante, era adibita a verde e inglobata all’interno del condominio, delimitata da recinzioni e cancelli. Tale situazione, di fatto, “confligge con lo status giuridico del bene” poiché “la natura della cessione delle aree standard determina la qualificazione del bene come rientrante nel patrimonio indisponibile dell’ente” e poiché “la cessione dello standard specifico è stata motivata dalla normativa urbanistica vigente nazionale (D.M. numero 1444 del 2 aprile 1968) per la devoluzione al Comune di aree da destinare a spazi pubblici”.

“E’ bene chiarire – evidenziano il sindaco Alfonso Golia e l’assessore al ramo Francesco Sagliocco – che ad oggi i ricorsi proposti contro i provvedimenti di rilascio degli standard non sono stati accolti e quest’ultimo rappresenta solo un ulteriore tassello nell’operazione di recupero del territorio e della legalità”. “Scopo che quest’amministrazione – concludono – intende perseguire, procedendo anche con l’ausilio della forza pubblica, ove necessario, per il rilascio delle aree”.

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