Aversa, “l’orologio dell’Annunziata” fermo e l’ingranaggio originale finito in un museo

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Il 10 maggio 2023 sarà un “giorno della memoria” per la città di Aversa. La memoria dell’impegno espresso pubblicamente, attraverso i media, dal sindaco Alfonso Golia di ripristinare il funzionamento dell’orologio che si trova su Porta Napoli, noto anche come “Arco dell’Annunziata”, diventato simbolo della città e ispiratore del detto popolare “doppia faccia come l’orologio dell’Annunziata”. – continua sotto –

Orologio che segnava il tempo grazie ad un ingranaggio settecentesco rimosso per una necessaria riparazione nel 1980, affidata a Salvatore Ricci, uno dei più esperti restauratori di orologi da torre, che viveva nel comune beneventano di San Marco dei Cavoti, lasciando gli aversani privi della funzionalità dell’orologio di Porta Napoli. A partire dal 2000, si rimediò con la sostituzione dell’ingranaggio mancante – che intanto, non essendo possibile riparare, era finito in un museo a San Marco dei Cavoti – con un ingranaggio moderno a funzionamento elettrico. Per l’amministrazione dell’epoca probabilmente fu una necessità, ma sostituire un ingranaggio originale del settecento con uno elettrico, perdendo poi il possesso di quello originale, finito in un museo, non è stato accettato dalla cittadinanza che ha spesso richiamato l’attenzione dell’amministrazione.

Così, il 10 maggio 2022, il sindaco Golia annunciò: “Il nostro prossimo obiettivo è recuperare l’ingranaggio dello storico orologio di Porta Napoli, il nostro Arco dell’Annunziata”. “Abbiamo già ricostruito i diversi passaggi amministrativi, ora dobbiamo avviare le procedure per riportare l’ingranaggio al suo posto in città”, concluse il sindaco, ringraziando cittadini e giornalisti che avevano risvegliato l’attenzione sul “mistero” della scomparsa dell’ingranaggio, trovando indicazioni importanti su cui l’amministrazione si era prefissa di lavorare.

Oggi, a circa un anno da quelle dichiarazioni, non c’è ancora notizia di quale sia il progresso della attività intrapresa dall’amministrazione per recuperare ciò che era di proprietà della città. Intanto, probabilmente, l’ingranaggio a meccanismo elettrico che ha sostituito quello antico non funziona da tempo e l’orologio di Porta Napoli è fermo alle ore 12 e 35. Per confortarsi, gli aversani possono dire che segna “l’ora esatta due volte al giorno”, meno confortante è per chi si è impegnato nella ricerca della destinazione finale dell’ingranaggio originale. Per costoro l’impegno assunto dal sindaco deve tramutarsi in fatti. Intanto, va ripristinato il funzionamento dell’orologio, qualunque sia il tipo di ingranaggio che si voglia utilizzare.

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