Aversa, gli allievi del Liceo Fermi monitorano bene confiscato alla camorra

di Carlo Achille Caiazzo

Aversa (Caserta) – Sull’onda del successo degli ultimi otto anni il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa, diretto dalla preside Adriana Mincione, sta nuovamente portando avanti il progetto “A Scuola di Opencoesione”, mettendo in campo ben cinque diversi team di studenti. Tra questi si segnala particolarmente il “Social Rescue Team”, che ha come scopo precipuo quello di occuparsi di una tematica, molto sentita e attuale, il contrasto alla criminalità e alle mafie. Per realizzare tale obiettivo, il gruppo studentesco si sta occupando di monitorare un bene confiscato alla camorra sito nel comune casertano di Grazzanise, precisamente la tenuta Selvalunga, un tempo di proprietà della famiglia Schiavone. – continua sotto

I 27 studenti del team, appartenenti alla classe 3M dell’indirizzo scientifico tradizionale, sono stati supportati nella loro attività di ricerca dal Centro Europe Direct Caserta; e, sotto la guida dalle docenti di diritto Silvana Pernisi e Annagrazia Rambone, hanno coinvolto anche alcune Istituzioni locali e si sono recati nella sede della Regione Campania per conoscere e intervistare il responsabile del procedimento progettuale, la dottoressa Paola Cornali, assessore alla Sicurezza, legalità e immigrazione, nonché il prefetto Mario Morcone e la dottoressa Simonetta de Gennaro, dirigente per la Regione Campania dell’Ufficio per il  Federalismo e dei Sistemi territoriali e della Sicurezza integrata, che rappresentano al momento le massime autorità regionali in materia di beni confiscati.

Inoltre, a Grazzanise hanno avuto la possibilità di dialogare con il sindaco, dottor Petrella, che tanto si sta prodigando per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Accompagnati dal primo cittadino, si sono recati personalmente presso la struttura confiscata dove hanno avuto modo di apprezzare i progressi del lavoro svolto finora: il sito – è stato assicurato agli studenti aversani – verrà restituito alla comunità, realizzando al suo interno delle aule per l’istituto agrario di Capua, sede distaccata di Grazzanise. Inoltre, sono stati realizzati anche due locali che saranno destinati a uso di laboratorio di eccellenza per la filiera della mozzarella e la lavorazione del pane, al fine di valorizzare così anche i prodotti tipici della Terra di Lavoro e dell’area capuana.

Nelle adiacenze della tenuta, oltre al finanziamento europeo di cui si occupano i ragazzi del Fermi, grazie ai fondi ottenuti nell’ambito del Pnrr, sono stati costruiti anche un piccolo palazzetto dello sport e una discarica autorizzata per la raccolta dei rifiuti tossici della zona. Le docenti referenti del progetto, da alcuni anni impegnate a sensibilizzare gli studenti all’educazione alla legalità, hanno affermato che tale progetto, a conclusione, rappresenterà veramente un’attività di qualità, un fiore all’occhiello sia per il liceo scientifico normanno che per l’intera provincia di Caserta. A dire il vero questo interessante progetto segue, quanto alla tematica, il precedente lavoro dell’Osservatorio scolastico sui beni confiscati che aveva visto come protagonista un altro gruppo di studenti del Fermi, il cui impegno, fortemente sponsorizzato anche dalla dirigente scolastica Mincione, prosegue, in collaborazione con la Regione Campania e con il Fai, al fine di contrastare sempre più il racket e l’usura.

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