Aversa, Villano “invita” opposizione per incontro su Viale Kennedy. Motti: “Nessun logica istituzionale”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – I consiglieri di minoranza Paolo Santulli, Alfonso Oliva, Luigi dello Vicario, Maurizio Danzi, Eugenia D’Angelo, Luisa Diana Motti, Francesco Di Palma, Carmine Palmiero, Clotilde Criscuolo, Gianluca Golia, Giuseppe Stabile e Domenica Dello Iacono chiamati dal vicesindaco Marco Villano per il pomeriggio di martedì nella sala consiliare “per l’illustrazione e la valutazione del progetto Viale Kennedy – Viale della Libertà”. Un invito su carta intestata del Comune di Aversa, quindi ufficiale. E scoppia subito la polemica. – continua sotto –

La consigliera indipendente Luisa Motti (nella foto) prende a sua volta carta e penna e scrive al numero due della giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia: «In riferimento alla sua nota (prot. 851 del 5 gennaio 2023) priva di oggetto (rilievo non formale, ma sostanziale), non capisco quale sia l’organo “invitato”. Certo, non si tratta di una convocazione, ma di un invito. Un incontro finalizzato a “illustrazione e valutazione” e, presumo, “confronto” (diversamente avrebbe potuto mettere a disposizione una sua registrazione vocale) su un tema di grande interesse civico facente capo a competenze di precisi Organi istituzionali (Consiglio, Commissione, Giunta). Quindi, mi sono chiesta, senza trovare risposta: “Ma che invito è?”».

«Mi spiego meglio. Questo invito, in forma non ufficiale, – continua Motti – avrebbe potuto rivolgerlo con discrezionalità a chi ritenesse utile o piacevole, ma Lei (sempre riferito a Villano, ndr.) ha scelto di attivarsi nella Sua veste istituzionale, per vie istituzionali, ma con una procedura “creativa” priva di logica istituzionale. Questa non affida a valutazioni personali la definizione dei perimetri».

«In ogni organo istituzionale – incalza la consigliera – c’è il diritto/dovere di relazionarsi con tutti i componenti dell’organo stesso: ascoltare tutti e poter essere ascoltato da tutti. Ripeto, si tratta di un dovere e parimenti di un diritto. Pertanto, mi resta incomprensibile come Lei abbia potuto pensare di limitare il mio diritto/dovere ritagliando l’ambito dei miei interlocutori nell’incontro che propone. La invito, pertanto, a ricondurre la Sua iniziativa entro una procedura accettabile, che non apra a ulteriori anomalie nei percorsi istituzionali. Oggi la città ha bisogno esattamente dell’opposto: ritrovare quella chiarezza e trasparenza dei comportamenti, senza cui le logiche istituzionali e quelle private si confondono pericolosamente».

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