Aversa, un bioparco nella zona delle case popolari: intesa Comune-Università

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Una seduta di Consiglio comunale che a tratti ha offerto sketch di puro avanspettacolo quello che si è tenuto nella mattinata di lunedì con all’ordine del giorno la cessione all’Università “Vanvitelli” per realizzare un progetto (in alto un video) all’avanguardia nella zona delle case popolari sull’area che fu utilizzata per ospitare la fiera settimanale in via della Repubblica. – continua sotto –

«Stiamo scrivendo una nuova pagina di sviluppo della città insieme all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”» ha dichiarato in proposito il sindaco Alfonso Golia. Il progetto è passato tra le polemiche e con il solo voto della maggioranza, dopo già essere stato bocciato la scorsa estate dalla stessa maggioranza che, questa volta, ci ha ripensato, nonostante il fuoco di fila delle opposizioni. Una buona mossa, su richiesta del rettore Giovanni Francesco Nicoletti, era stata quella di far illustrare dal prorettore Gianfranco De Matteis, preventivamente, ai consiglieri comunali il progetto definitivo delle opere che nasceranno sull’area. «Una visione europea di progettare nuovi spazi, partendo – ha continuato il sindaco Golia – dalle aspettative della città, riuscendo ad interpretare le esigenze dei dipartimenti di Ingegneria e Architettura e quindi dell’Ateneo».

Cosa prevede il progetto lo spiega lo stesso sindaco: «Nell’area di via della Repubblica, oltre al bioparco di circa 18mila metri quadrati all’interno del quale, sorgerà un biolago immerso nel verde, realizzato dall’amministrazione, l’ateneo realizzerà dei laboratori, un centro congressi aperto sia alle attività dell’ateneo che della città, un centro servizi, degli uffici per delle startup ed un incubatore di imprese, uno spazio di co-working pubblico. Un vero campus universitario nella nostra città, immerso nel verde. Un sogno che ora può diventare realtà». «Il cronoprogramma, concluso l’iter amministrativo dell’ente locale, – ha spiegato il primo cittadino – conta 27 mesi. Uno sviluppo fortemente voluto dalle due amministrazioni. Recupereremo terreno permeabile, concretizziamo una vera rigenerazione urbana di un’intera area fragile e portiamo una grande innovazione culturale, creiamo un ponte vero tra formazione e lavoro».

Da registrare la bocciatura da parte della maggioranza delle proposte delle opposizioni di devolvere l’aumento delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri in favore dello straordinario per gli ex Lsu, oggi dipendenti comunali, al fine di poter intensificare i servizi al cittadino e quella di rintrodurre il nonno civico che sarebbe stato fondamentale all’entrata e all’uscita da scuola. Non è mancato un gustoso siparietto. Il neo presidente dell’assemblea Roberto Romano, alla sua prima seduta, al momento del voto di uno dei punti all’ordine del giorno, ha dichiarato che, per esprimere la volontà di approvare, i consiglieri doveva rimanere seduti, mentre, se contrari, avrebbero dovuto alzarsi in piedi e spiegarne le motivazioni. “Si tratta – ha spiegato di una nuova prassi che voglio attivare”, provocando le ire immediate della Dem Eugenia D’Angelo che ha evidenziato la libertà dei consiglieri di voler motivare o meno la propria posizione.  È intervenuto anche il consigliere Alfonso Oliva che ha chiesto ironicamente se chi si asteneva dovesse rimanere a mezza via. Il consigliere Gianluca Golia, da parte sua, ha invitato i colleghi della maggioranza a prendere posizione su una proposta definita balorda. Ma Romano non ha desistito ed ha promesso che metterà in discussione l’utilizzo di questa nuova modalità di voto in occasione della prossima conferenza dei capigruppo consiliari.

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