Corruzione e frodi lavori pubblici a Rende: 72 indagati, tra cui il sindaco, e 3 arresti

di Redazione

Rende (Cosenza) – Divieto di dimora e interdizione dai pubblici uffici per il sindaco Marcello Manna, e interdizione per il vicesindaco Annamaria Artese, per complessivi 72 indagati tra soggetti con cariche istituzionali e funzionari, dipendenti del Comune di Rende, imprenditori e professionisti. – continua sotto –

E’ quanto emerso dall’operazione condotta dai militari del Comando provinciale e della compagnia di Rende dei carabinieri e del Gruppo di Cosenza della guardia di finanza che hanno arrestato e posto ai domiciliari tre persone, eseguendo un divieto di dimora, otto interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e 12 divieti di esercitare attività professionale ed imprenditoriale.

Le accuse, a vario titolo, sono corruzione, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode, peculato e abuso d’ufficio. I provvedimenti sono stati disposti dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura. Ai domiciliari è finito, invece, l’ex assessore Pino Munno. I sigilli sono stati apposti a sei società, manufatti e somme di denaro depositato in conti bancari. In tutto gli indagati sono 72 e otto le società oggetto di approfondimento.

L’indagine, condotta in un arco temporale ampio, ha avuto inizio da accertamenti relativi ad alcuni pubblici eseguiti sul territorio del Comune di Rende per poi estendersi ad ulteriori aspetti come noleggi di mezzi; affidamento diretto di lavori urgenti; occupazione abusiva di un parco pubblico; gare d’appalto per la gestione di strutture come il Centro diurno per minori, “Madre Teresa di Calcutta” e il centro Centro Anziani; servizio di trasporto a supporto di persone con disabilità. Le indagini hanno riguardato anche la ricostruzione dei rapporti economici fra gli indagati, la gestione di società, finalizzata al trasferimento di valori ed utilità economiche. IN ALTO IL VIDEO

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