Gricignano, “No al Biodigestore”: presidio davanti Regione Campania il 16 novembre

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Dopo la grande partecipazione riscossa per il corteo di protesta di sabato mattina, che ha visto mille persone manifestare in strada a Gricignano contro il biodigestore (leggi articolo e guarda video), il Comitato “SiaUnaGricignanoMigliore” ha organizzato per mercoledì mattina, 16 novembre, dalle ore 10, insieme ad associazioni e cittadini, un presidio davanti agli uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Campania, a Napoli, in via De Gasperi, in occasione della conferenza dei servizi tra la società Ambyenta Campania e i tecnici regionali che devono decidere sulla fattibilità tecnica e ambientale per la costruzione del mega impianto di trattamento rifiuti da 110mila tonnellate nella zona Asi di “Aversa Nord”. – continua sotto –

“In piena Terra dei Fuochi, in un territorio che da decenni subisce una continua devastazione ambientale, tra roghi tossici, fabbriche e capannoni industriali, discariche abusive ovunque, impianti di trattamento rifiuti di ogni genere, dove i miasmi sono ormai insostenibili a qualsiasi ora del giorno e della notte, vogliono costruire l’ennesimo mega impianto di rifiuti. Noi non ci stiamo, non ci arrenderemo mai e ribadiamo il nostro netto No”, fanno sapere dal comitato.

“Le nostre ragioni e le nostre contrarietà – spiegano gli attivisti – sono più che palesi e purtroppo rafforzate e sostenute dai dati medici che classificano i territori nel ‘triangolo della morte’, tra il basso Casertano e l’alto Napoletano, ad essere i primi nelle liste oncologiche e da malattie rare nel Paese. Basta impianti nocivi sui nostri territori ed ovunque, abbiamo già dato!”.

“Le nostre proposte e soluzioni – continuano – sono semplici e chiare. Vogliamo un piano straordinario nazionale di bonifica di questi territori accompagnato da un piano straordinario per la differenziata con tanto di siti di compostaggio pubblici sottoposti a controllo delle comunità e di piccole dimensioni. Vogliamo un piano straordinario di controllo al traffico dei rifiuti a industrie/imprese e civili. Chiediamo lo stop all’impiantistica di trattamenti rifiuti pericolosi in questi territori e lo stop alle zone ‘rosse’ dove da decenni avvengono sistematicamente sversamenti illegali e roghi tossici che ci hanno resi famosi come ‘Terra dei Fuochi’. Vogliamo un ambiente sano e ‘Felix’ per noi e le generazioni future”.

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