Aversa, Oliva “invalida” seduta del Consiglio per elezione presidente: il sindaco “applaude”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Si è conclusa con una pacca sulla spalla al sindaco Alfonso Golia dal consigliere di opposizione Alfonso Oliva (nominato provvisoriamente, quale consigliere “anziano”, presidente del Consiglio Comunale in sostituzione del dimissionario Carmine Palmiero) la seduta consiliare forse più breve della storia della città, durata giusto il tempo di fare l’appello e la conta dei presenti: 13 più il sindaco. – continua sotto –

Con la lettura del parere fornito ad Oliva dal Ministero dell’Interno circa il numero di consiglieri, che esclude il sindaco, necessari per rendere valida la seduta e, quindi, votare l’ordine del giorno, il presidente del Consiglio facente funzioni ha dichiarato chiusi i lavori. Occorreva, infatti, la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio, quindi 16 consiglieri, oltre al sindaco. Ma erano, col sindaco e lo stesso Oliva, 12 consiglieri di maggioranza, mentre l’opposizione si è assentata. A nulla è valso il tentativo del primo cittadino di coinvolgere il segretario comunale per un parere sulla questione. Oliva, rispondendo con un “non funziona così”, dopo aver dato la pacca sulla spalla a Golia, si è allontanato ottenendo un applauso (ironico) del sindaco. Oliva, poche ore dopo, ha convocato nuovamente il Consiglio con lo stesso ordine del giorno per mercoledì 30 novembre in prima convocazione e per il successivo 1 dicembre in seconda.

Intanto, la scena di stamattina ha dimostrato quanto sia importante il futuro della città per i consiglieri comunali che nella fase pre-elettorale avevano affermato, anche con una lista apposita, di “amare Aversa”. In realtà, nei due giorni di Consiglio comunale, dedicato alla risoluzione dei problemi di bilancio indicati dalla Corte dei Conti come non perfettamente in linea, maggioranza e opposizione hanno messo in scena un braccio di ferro pubblico, assentandosi la maggioranza nel corso della prima seduta tenuta il 23 novembre, assentandosi l’opposizione alla seconda seduta del 24 novembre, allo scopo di tutelare i propri interessi di parte e non quelli della cittadinanza. Perché se la correzione degli errori segnalati dalla Corte dei Conti non dovesse avvenire nei termini fissati dall’organo di controllo, ovvero entro 60 giorni da quando ne è stata data comunicazione al Comune, ci sarebbe necessariamente una condizione ufficiale di dissesto e potrebbe anche essere la fine dell’attuale amministrazione. Fine che l’opposizione ha espresso di volere chiedendo le dimissioni del sindaco, cosa che non sembra essere l’obiettivo della maggioranza dove molti elementi hanno già dei “debiti di riconoscenza” per aver ottenuto dei “bonus fedeltà”, mentre altri aspettano di ottenerne.

Infine, da sottolineare che, con questo tipo di comportamento, stando a quanto riporto anche su queste colonne ieri, la maggioranza Golia si sarebbe “consegnata” nelle mani del consigliere regionale Giovanni Zannini che sembra essere il “vero sindaco” di Aversa. Possibile che una città, che con orgoglio si definisce normanna e sta per compiere mille anni di vita, debba essere vassalla di uno “straniero”? Che cosa aspettano i cosiddetti politici cittadini a fare uno scatto di dignità governandosi da soli senza padroni? IN ALTO IL VIDEO

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