Aversa, Santulli: “Golia nega spudoratamente l’evidenza per difendere la poltrona”

di Redazione

Aversa (Caserta) – “Un sindaco che nega spudoratamente l’evidenza non è degno di guidare una città”. A sostenerlo è Paolo Santulli, che, in riferimento alle ultime dichiarazioni di Alfonso Golia dopo la seduta consiliare saltata per assenza degli “zanniniani” della maggioranza, ritiene che “ci troviamo al cospetto di un ragazzo con poche ma confuse idee che continua a cercare di difendere strenuamente la sua poltrona, capace di tutto pur di rimanere a galla”. – continua sotto –

“Non ha più i numeri, per tenere un Consiglio Comunale, deve affidarsi alla seconda convocazione, dove il numero legale scende a 10 consiglieri. Ma adesso – sottolinea Santulli – non gli riesce nemmeno sempre. Le richieste dei suoi accoliti sono sempre più pressanti. È come per certe donne, dopo essersi alzate la gonna per la prima volta, poi,  non ci si fa più caso”.

Riguardo le colpe che Golia addossa proprio a Santulli e ai “dissidenti”, la cui presa di distanze dalla maggioranza avrebbe provocato il “ribaltone” (anche se il sindaco lo definisce “ribaltino”) comportando la ricomposizione della maggioranza con forze avversarie in campagna elettorale, l’ex parlamentare ribatte: “Oggi parla di ‘ribaltino’ per mimetizzare il vergognoso ‘ribaltone’ realizzato in dispregio di tutte le virtù che si attribuiva in campagna elettorale. Continua a provarci dimenticando che adesso è ‘carta conosciuta’. In tutte le salse lo implorammo di rivedere i ‘conti’ che non tornavano. Cancellò l’operazione verità che aveva ‘programmato’, dimissionò l’ottimo assessore Carpentiero che si era permesso di dimostrare a lui e alla ‘premiata’ Accardo, come bisognava ‘sistemare’ i conti. Non tenne conto di un nostro lungo documento di mediazione, dove puntualizzavamo le correzioni che bisognava apportare. Nulla, chiusura totale. Più facile togliersi da torno ‘onesti rompiscatole’ e acquistare, indipendentemente dalla provenienza e dalla tradizione, nuovi ‘compagni'”.

“Ovviamente – fa sapere Santulli – abbiamo, doverosamente comunicato a tutte le autorità preposte quelli che a nostro giudizio erano gli errori riportati in bilancio. La Corte dei Conti, per il momento solo essa, ha segnalato che i bilanci non erano ‘corretti’, eufemismo, e che entro 60 giorni vanno messi a posto con coperture adeguate. Nonostante tutto, continuano a raccontare favole. Al riguardo dovrebbe tenersi un Consiglio aperto. Venite, ci divertiremo”.

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