Aversa, Piazza Vittorio Emanuele: il degrado in pieno centro

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Piazza Vittorio Emanuele, la piazza più grande di Aversa insieme a piazza Marconi.  Mentre quest’ultima è ridotta ad un desolante mega parcheggio sempre in attesa di essere oggetto di restyling, la prima, con tanto di fontana con vasca, alberi e panchine, anche per la sua posizione centrale, a metà strada tra la stazione ferroviaria e la casa comunale, a pochi passi dal parco pubblico, dovrebbe essere un gioiellino, una piazza salotto, cuore pulsante della città. Invece, il degrado abita qui. – continua sotto –

“Questa in teoria – ha affermato Paolo Di Grazia, cultore di storia patria e amante di fotografia – dovrebbe essere il salotto buono della città, un luogo del quale tutti noi aversani dovremmo essere fieri ed orgogliosi, un luogo dove oltre un secolo fa i nostri avi decisero di realizzare la monumentale vasca con ai quattro punti cardinali il simbolo della città il gallo basilisco. La vasca, manco a dirlo, da tempo non funziona e questo sotto gli occhi di tutti è lo stato in cui versa la piazza attualmente. Credo che nemmeno a Monrovia, la capitale della Liberia nota per essere la città più degradata del mondo, saprebbero tenerla peggio”. “Tra i tanti proclami del fare e programmi – continua – non ho letto nemmeno una riga al riguardo di questa martoriata piazza. Eppure un tempo è stata per davvero il nostro biglietto da visita come dimostrano le tantissime cartolina d’epoca”.

Una denuncia che, purtroppo, non è isolata e, soprattutto, non è infondata. Sampietrini divelti ovunque, soprattutto in prossimità degli alberi. Erbacce a go-go nelle aiuole, la fontana dalla quale non sgorga acqua da tempi immemorabile, la vasca ridotta a mega contenitore di immondizia.  Eppure non è trascorso tantissimo tempo da quando mezza amministrazione comunale era impegnata a farsi i selfie davanti ad una fontana rimessa a nuovo con tanto di contratto annuale di manutenzione.  Poi solo tanto degrado, tanta desolazione.

A completare il quadro le panchine occupate da tossicodipendenti o senzatetto che utilizzano la piazza anche per i loro bisogni, e l’olfatto ne è testimone. Il tutto senza che non solo nessuno se ne accorga, ma anche senza che ci sia un minimo di pensiero di un restyling. Eppure, sono stati spesi milioni e milioni di euro per le strade cittadine. A completare il desolante colpo d’occhio sono arrivate le famigerate e immancabili strisce blu a fare da corona ad una piazza che meriterebbe ben altra attenzione da parte di amministratori anche poco attenti al decoro urbano. – continua sotto –

PIAZZA DON DIANA – Sempre in tema di degrado non si può non evidenziare la situazione di piazza don Peppe Diana. Qui sarebbe più il caso di dire che occorre correre ai ripari per dare una destinazione al desolante spazio frutto di un progetto che praticamente nessuno ha capito a cosa dovesse servire. In pieno centro cittadino, a pochi passi dalla casa comunale, vi è un grande spazio di terra con una rete in plastica forata che, forse, nelle intenzioni dei progettisti doveva ospitare un manto erboso. Manto che non è mai spuntato, nonostante quest’area sia una delle poche ad essere state costantemente innaffiata ma, inutilmente. Sarebbe auspicabile, pur lasciandola così com’è con l’obiettivo di non asfaltare il suolo, di installarvi qualche arredo e qualche albero che tolga l’impressione di un posto desolato e desolante. Sono in molti gli aversani, e non solo, che auspicano, a fronte del nulla attuale, l’installazione di panchine, di cestini e di piante che rendano questo spazio vuoto effettivamente fruibile. Sperando, ovviamente, che, intanto, si inizi ad utilizzare il vicino Palazzo Rebursa. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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