Aversa, intervista al sindaco Golia: “Controllato da Zannini e Villano? Siamo al ridicolo”. E annuncia ricandidatura

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Il sindaco di Aversa Alfonso Golia rivendica la propria autonomia da chi lo vuole sotto l’egida del consigliere regionale Giovanni Zannini o controllato dal suo vice Marco Villano e annuncia, di fatto, dopo aver ribadito la solidità della maggioranza che presiede, di voler succedere a sé stesso. Ma anche le scelte per il futuro di Aversa, la strada da seguire per i Dem dopo i risultati delle politiche. – continua sotto –

Quando gli viene fatto notare che la sua maggioranza variopinta, che ha cambiato connotati per sopravvivere, sembra non trovare pace, con fibrillazioni, mal di pancia continui da parte non solo di chi l’appoggia da dicembre 2020, ma anche dei consiglieri a lui fedeli, il primo cittadino di Aversa evidenzia che si tratta, in pratica, di una normale evoluzione della politica, nulla di sconvolgente. «La mia maggioranza – afferma, infatti, Golia – ha una connotazione politica che segue il campo democratico del governo regionale unita da obiettivi programmatici chiari scelti dalla città. Sinceramente io fibrillazioni non ne vedo se non nei desideri di chi vuole mandarci a casa prima del tempo. Accadrà? Non lo so, ma per adesso sono tranquillo, lavoriamo per la città con la città».

Golia è risoluto anche quando il discorso si sposta sulla convinzione di molti secondo cui Aversa sia un feudo di Mondragone e che il vero sindaco sia il consigliere regionale Giovanni Zannini. «Non condivido questo modo di ragionare, – afferma il primo cittadino – che forse è il modo di chi è abituato a fare il portatore di voti per il capobastone di turno. Non è il mio. Abbiamo fatto un’intesa con una componente fondamentale della maggioranza regionale e stiamo andando avanti. Aversa oggi è un punto di riferimento grazie alla sua classe dirigente che lavora in sinergia con tutta la filiera istituzionale».

L’esponente Dem, poi, sbotta letteralmente quando gli si fa notare che sono in molti a pensare, più o meno velatamente, che il suo vice, Marco Villano, gli sia stato imposto dal partito al quale entrambi appartengono, come suo «badante» politico in vista di una successione. «Bisogna mettersi d’accordo, – dichiara visibilmente infastidito – una volta il sindaco è Zannini, una volta Marco. Siamo al ridicolo. Marco sta lavorando per la città con grande spirito di squadra. Gli assessori sono profili condivisi con i consiglieri, io sono felice di averlo nominato e scelto come vicesindaco. La successione? Ne parliamo nel 2030». – continua sotto –

Un chiaro riferimento temporale che vuole far intendere la certezza che sarà ancora lui candidato e rieletto primo cittadino anche nel 2025, quando scadrà il suo primo mandato. Un passaggio d’obbligo, poi, sulle vicende urbanistiche legate al futuro di aree strategiche come la ex Texas o l’ippodromo Cirigliano, le zone G, su come si concluderanno. «Si chiuderanno – riprende Golia, senza sottrarsi all’argomento che tiene banco in città – così come abbiamo sempre detto. Gli atti parlano chiaro. È giusto chiarire che non esistono strumenti amministrativi per modificare le leggi di rango superiore. Noi faremo tutto quello che è nelle nostre competenze per esercitare il governo del territorio nell’interesse generale della nostra comunità».

Non poteva mancare un accenno, quale uno degli esponenti di spicco del Pd in provincia di Caserta, al futuro per i Dem sul territorio. «C’è bisogno – conclude Golia – di ritornare ad essere attrattivi, aprendosi, interpretando veramente i bisogni e le aspettative delle persone. Bisogna superare le logiche correntizie che penalizzano il dibattito politico. Iniziando da Aversa, non ci possono essere più posizioni ambigue. Oggi è un momento delicato per il Partito, ma abbiamo la fortuna di avere tanti militanti di grandi qualità insieme ad una filiera istituzionale che sicuramente saprà trasformare le istanze territoriali in azioni di governo».

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