Napoli, travolta e uccisa da moto: dolore e rabbia ai funerali di Elvira

di Redazione

“Dov’è Dio? Come è stato possibile permettere tutto ciò? Perché ha scelto di far morire una ragazza perbene, lavoratrice e amata da tutti? Dio di certo non era su quella moto”. Queste le parole pronunciate da don Vitale Luongo, il sacerdote che nella chiesa di Santa Maria di Piedigrotta a Mergellina ha celebrato stamani i funerali di Elvira Zriba, la 34enne travolta da un motociclista in corsa sul Lungomare di Napoli, lunedì notte, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Lo stesso sacerdote che otto mesi fa aveva celebrato anche le esequie di Mustafà, fratello di Elvira, deceduto anch’egli dopo essere stato investito da un pirata della strada. – continua sotto – 

“Di fronte a certe tragedie – ha proseguito il parroco, che conosceva bene la famiglia – proviamo un senso di profonda ingiustizia per cui è difficile darsi spiegazioni e continuare e credere. Di certo Dio non era su quella moto – ha poi proseguito nella sua omelia – noi però dobbiamo farci forza e chiedere a Dio di venire incontro al nostro dolore sapendo che Elvira e Mustafà si riabbracceranno un giorno”.

In chiesa tanta gente insieme alla mamma Alba, alla zia Mena, a tanti amici e colleghi di lavoro della ragazza, il fidanzato di Elvira con la quale festeggiava 14 anni di fidanzamento proprio nel giorno in cui lei è stata uccisa. Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita della bara dalla chiesa, poi il corteo ha attraversato le strade del quartiere, dove Elvira ha lavorato negli ultimi anni.

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