Castel Volturno, Festa Antirazzista con le chef formate da NCO

di Redazione

Castel Volturno (Caserta) – Alla Festa antirazzista tenutasi sulla spiaggia libera in viale Giorgio Vasari, a Castel Volturno, ha partecipato anche il Polo sociale migranti gestito dal Consorzio Nco. – continua sotto –

Per la giornata dedicata all’antirazzismo con musica, sport, giochi e testimonianze previsti anche stand gastronomici e a cucinare i piatti della tradizione africana, presenti Addo Patricia, Ewere Justina, John Sandra, Otubo Justina. Le quattro donne di origini ghanesi e nigeriane hanno messo in pratica non solo il loro innato talento per la cucina ma anche le competenze gestionali che hanno appreso grazie al progetto Pon Inclusione “Più Supreme” e al Polo sociale per Migranti gestito dal Consorzio Nco – Nuova Cooperazione Organizzata, per il contrasto e l’emersione del caporalato. Il corso di formazione con Niso Tommbolillo e Nicoletta Errichiello le ha viste impegnate in diversi incontri per la formulazione del food cost, di un menù dedicato e di una linea di produzione.

Alla festa, promossa in occasione dell’anniversario della strage di San Gennaro del 2008, quando un gruppo di fuoco del clan dei Casalesi uccise sei ghanesi all’esterno della sartoria ‘Ob Ob Exotic Fashion’, tra colori, profumi e diverse sensibilità le cuoche Addo Patricia, Ewere Justina, John Sandra, Otubo Justina hanno cucinato Jollof rice (riso al sugo con verdure), Fried Rice (riso fritto), Plantain (platani) e Jam (manioca) con Chicken Sauce (pollo al sugo con cipolle e peperoncino), Waakye (riso, fagioli, verdure e uova), Pof-pof (zeppole dolci) e Chin-chin (struffoli).

“Il corso di formazione – spiega Nicoletta Errichiello, operatrice del Polo sociale a Castel Volturno – è inserito in un programma di attività per promuovere l’autoimprenditorialità dei migranti”. “L’obiettivo – continua Errichiello – è avviare le persone che lo seguono verso un percorso di libertà e acquisizione di autonomia, mettendo in pratica il vero senso dell’accoglienza che non può fermarsi a mere espressioni spot di solidarietà. Con il corso di formazione queste quattro donne hanno la possibilità di vivere una scelta consapevole senza subire alcuna decisione ma con la responsabilità di arrivare a dei risultati, qualsiasi essi siano”.

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